Spesse fiate vegnonmi a la mente le oscure qualità

“Questo sonetto si divide in quattro parti”, specifica Dante (Vita Nuova, XVI)

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Spesse fiate vegnonmi a la mente
le oscure qualità ch’Amor mi dona,
e venneme pietà, sì che sovente
io dico: “Lasso!, avviene elli a persona?”;
ch’Amor m’assale subitaneamente,
sì che la vita quasi m’abbandona:
campami uno spirto vivo solamente,
e que’ riman perché di voi ragiona.
Poscia mi sforzo, ché mi voglio atare;
e così smorto, d’onne valor voto,
vegno a vedervi, credendo guerire:
e se io levo li occhi per guardare,
nel cor mi si comincia uno tremoto,
che fa de’ polsi l’anima partire.

“Questo sonetto si divide in quattro parti”, specifica Dante (Vita Nuova, XVI), “secondo che quattro cose sono in esso narrate; e però che sono di sopra ragionate, non mʼintrametto se non di distinguere le parti per li loro cominciamenti: onde dico che la seconda parte comincia quivi: chʼAmor; la terza quivi: Poscia mi sforzo; la quarta quivi: e se io levo”.


Spesse fiate