Un venerdì notte all’inizio uguale alle notti precedenti. A casa della scrittrice le viene voglia di cercare Carla, la sua protagonista preferita, quella donna alla ricerca del diaframma, la donna che perde la voce e resta paralizzata.
Incredibile va alla ricerca del libro nella libreria, sente un urlo soffocato sotto la finestra della camera da letto.
Senza dubbio lei apre la finestra, sente un lamento, ma non vede e non trova nulla. Non riesce a prendere sonno, inizia a girare per la casa, ma sente quel lamento, un lamento di donna, lei li avverte. Con il suo libro esce nella notte,. All’incrocio vede una donna, si avvicina, si è proprio lei Carla. «Bentrovata» scrittrice, si ricomincia a vivere. Mi sei mancata « La scrittrice » Carla mia, come mi sei mancata. Poi ti racconto. Mi sentivo ed ero un libro con righe chiare di parole sensibili e taglienti, nessuno sapeva intravedere la fragilità, si pungevano e andavano via. Sono stata sempre come un libro aperto circondata da analfabeti, vedi come si sente l’eco della Plath? «Carla sorride e annuncia» : in settimana vado a Bologna a prendere la macchina, diventerò l’autista delle tue avventure. «La scrittrice»: aspetta cerco in una penna nella borsa, la rovescia, nessuna traccia, aspettami qui, vado a casa a prenderla e intanto fammi compagnia con il cellulare.
Carla seduta per strada: « Non lasciarmi di nuovo ». La scrittrice a casa la chiama ho trovato la penna, le due cose da chiarire subito Carla, il libro in cui avevo fatta prigioniera. La donna alla ricerca della diaframma ci sono entrata anche io, quando non parlavo una delle poche infermiere era Carla a comunicare attraverso agli occhi.
Ho incontrato pure Marco, finalmente di aver dato un volto a quel Marco, che viaggia con te in tanti racconti. Sicuramente lui entra a pieno titolo nel nuovo romanzo « La miracolata », non tirare fuori conclusioni affrettate, quando sono tornata a vivere su una terra, dopo il lungo viaggio nell’al di là, forse su Plutone, in un’estranea vive nel mio corpo, sto prendendo confidenza, gioisco per le sue conquiste, il saper camminare e qui Marco è uno dei protagonisti, attraverso Alessia ti racconto della « maga » che è riunita ad liberare le parole, che rimangono soffocate in gola.
Questa estranea che vive dentro me « la miracolata » ha ereditato la memoria e anche il cuore, non lo hanno voluto indietro, è tornato difettoso. L’estranea ha imparato a camminare, mi piace pure in alcuni tratti, il suo corpo, nella beauty farm tra palestre e minestrine, mi piace anche la sua voce, non sai i pianti che mi facevo quando era spezzata, un po’ straniera, trans. Carla preparati quindi rivolvere quello « cuore difettoso »