Storia di una notte d’estate
Arriva la notte, le lancette hanno superato la mezzanotte.
Serata calda e ventilata,
Dormire? No!
Di giorno la città caotica, aria cattiva, non si respira, ansia….
Prendo la moto mi voglio godere la città,
la città di notte diventa magica,
L’aria fresca, pulita, sono il padrone della città.
La mia moto sente l’aria fresca,
il rumore del motore si fa pulito, allegro,
sembra una sinfonia.
La mia moto suona per me, siamo insieme io e lei,
stringo le gambe attorno al serbatoio,
la sento mia,
la mia mano dolcemente accarezza l’acceleratore,
la mia carezza diventa più intensa,
lei emette un gemito sempre più lungo,
ora la sento, urlare,
allora lascio l’acceleratore e cambio marcia,
lei sembra rilassarsi il suo respiro, piano, piano diminuisce,
allora accelero ancora.
Lei piano, piano respira sempre più forte, inizia a gridare sempre di più,
insisto, la strada è lunga dritta, giro ancora l’acceleratore,
lei grida, urla,
l’urlo è sempre più lungo, sembra allo spasimo,
il mio cuore batte,
cambio marcia l’ultima, lei si rilassa,
il ritmo rimane alto, sembra un orologio,
continua il suo respiro, veloce, regolare, non sente fatica,
allora stringo le manopole,
mi sento appagato, felice,
l’aria mi arriva sul viso, mi sento bene,
non so più se io sono la moto o la moto è me.
Vedo una panchina sotto una luce lunare,
mi fermo mi siedo,
respiro,
guardo la mia moto,
sento i suoi rumori,
si sta raffreddando,
i suo rumori non sono metallici,
sembra mi voglia dire qualcosa,
anche lei si sente appagata,
la guardo,
il faro colpito dalla luce lunare sembra che mi faccia un sorriso.
Sento un po’ di stanchezza,
risalgo in moto,
mi dirigo verso casa,
i ritmi son più dolci,
il mio cuore batte, lento ma potente,
solo nella notte, io e la mia moto,
la mente si isola,
si viaggia insieme non si pensa a nulla,
una notte insieme, una compagna di tutti giorni,
una compagna con tutti i difetti di un vero amore,
ti può amare ed essere fedele,
ti può tradire ferire al cuore,
lei la moto mi ha salvato la vita……