Suonate ancora


« If music be the food of love, play on! »
– William Shakespeare, La dodicesima notte.

Ti muovi come se fossi fatta d’aria

una nuvola in mezzo alla sala

in mezzo a tutti, ma

sola

sola con il ritmo della tua mente a condurre i tuoi passi.

 

Ti muovi per te stessa

e nessun altro,

ti muovi perché non puoi farne a meno

(ti brucia, qualcosa nel petto, ti brucia)

non ti muovi per me, né per nessun altro.

Ti muovi e scivola giù una spallina,

ti muovi e la tua gonna ruota frenetica.

 

Menade invasata

da un’estasi inquieta.

E d’improvviso capisco:

non stai seguendo la musica,

sei diventata La Musica.

 

E allora mi avvicino a te,

e ti domando

se puoi suonare per me un’altra volta.


Suonate Ancora

Poesia di Isabella R