Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di terrorismo, tutti sappiamo, o crediamo di sapere, cos’è il terrorismo, tutti abbiamo sempre qualcosa da dire a riguardo. Ma finiamo sempre col cadere nella trappola; cediamo alla paura, al clima di terrore che qualcuno vuole creare e dimostriamo di non avere idea di cosa sia il terrorismo.

Sappiamo degli attacchi terroristici compiuti negli ultimi tempi, ne abbiamo sentito parlare in tv, abbiamo ascoltato o letto distrattamente di queste tragiche vicende. Ci siamo indignati, ci siamo impauriti, ci siamo incazzati e poi abbiamo continuato con la nostra vita, ma questi fatti hanno avuto un certo impatto su di noi, sul nostro modo di comportarci, l’uno dopo l’altro hanno pian piano inciso sul nostro modo di rapportarci al mondo, il gioco è fatto, i terroristi hanno vinto.

Ma non nel momento in cui hanno ucciso quella povera gente, hanno vinto quando noi abbiamo iniziato a perdere la fiducia nell’umanità, hanno vinto quando abbiamo lasciato che la paura avesse la meglio sulle nostre azioni lasciando che essa iniziasse a governare le nostre vite e infine hanno vinto quando abbiamo iniziato a insegnare ai nostri figli valori sbagliati basati sulla sfiducia verso il prossimo, sulla paura che chi abbiamo di fronte possa farci del male, sul pregiudizio e sull’odio. Ci siamo posti delle domande, ci siamo poco impegnati a darci delle risposte. Siamo giunti alle conclusioni, il mondo fa schifo, l’umanità fa schifo.

“In che razza di posto viviamo? Davvero siamo costretti a vivere in un mondo dove c’è gente che non si fa scrupoli nel mettere fine alla vita di tante persone, e nel cospargere di dolore quella di tante altre?”

Queste domande hanno offuscato la nostra mente non appena abbiamo saputo dei vari attentati, e si sono riproposte dopo ognuna di quelle tragedie. Abbiamo finito col non vedere più il lato bello delle cose, vediamo tutto nero, il mondo ci appare come un posto malvagio, ricco di brutture, di persone che vogliono farci del male, di pericoli che stanno lì ad attenderci dietro l’angolo, e “viviamo” la vita alla ricerca di un posto che ci faccia sentire al sicuro, al riparo da tutto, ci chiudiamo in noi stessi, ci facciamo riempire la testa di pregiudizi e sfiducia, non ci apriamo al prossimo, non socializziamo, non sappiamo più cosa sia la gentilezza, la solidarietà, pensiamo solo a noi stessi, a stare tranquilli e al riparo da tutto e da tutti.

Ebbene, dobbiamo ricordare che anche noi contribuiamo a rendere il mondo quello che è, anche in questo modo, anche inconsciamente, ci facciamo trasportare da quest’onda di cattiveria e terrore e in quel preciso istante smettiamo di essere le persone buone che crediamo di essere.

Ognuno di noi dà il proprio contribuito in questo mondo. Se vogliamo vivere in un mondo migliore, dobbiamo comportarci da persone degne del mondo che vogliamo. Dobbiamo ricordarci ogni giorno di quanto sia bello il mondo, e non saranno certo delle persone senza rispetto per la vita a rendere un inferno la nostra. Bisogna sempre continuare a sorridere, ad avere fiducia nel prossimo e nel futuro.

Perché siamo soltanto noi, noi che siamo qui e abbiamo la meravigliosa possibilità di vivere la vita, che possiamo rendere il futuro migliore del presente. Se siamo i primi ad arrenderci alle brutture, alle ingiustizie, alla cattiveria, alla superficialità, al pregiudizio, la fiducia nel prossimo scomparirà per sempre e arriveremo a un punto di non ritorno in cui il mondo diventerà un posto più invivibile che mai. Quindi sorridete alla vita, abbiate fiducia, non abbattetevi, non chiudetevi alla possibilità di vivere, non abbiate paura di morire, abbiamo la fortuna di poter vivere il presente, non sprechiamo questa opportunità per nessuno motivo al mondo.

Vivete senza paura, siate liberi, non più schiavi del terrore che vi impedisce di godere delle meraviglie che la vita vi offre.

Compiamo quelle azioni che possano aiutare chi abbiamo di fronte a crederci di nuovo che l’umanità non fa schifo, che quello in cui viviamo in fondo è un bel posto. Insegniamo ai nostri figli il rispetto per la vita, l’arte della gentilezza, l’amore per tutto ciò che di bello la vita ci offre, insegniamoli che la vita ce ne offre di cose belle, e sono tante, e dobbiamo apprezzarle tutte. E pian piano potremo migliorare insieme e vivere nel mondo che tutti in fondo desideriamo.

Stiamo andando nella direzione sbagliata, ma possiamo ancora cambiare. Io ci credo. E voi?