Cosa sono le tisane, qual è la loro composizione e quali sono le differenze tra i metodi di preparazione quali infusione, decozione e macerazione di erbe.
La natura ha reso disponibili da sempre erbe e piante e le antiche civiltà avevano imparato a conoscerle per i benefìci che procuravano, e avevano capito che rappresentavano rimedi naturali utili a risolvere i problemi dell’uomo; per fare un esempio, usavano la valeriana come sedativo per alleviare le ferite oppure come metodo per sconfiggere il jet lag.
Con il trascorrere dei secoli, le civiltà greche, romane, egiziane e arabe, furono artefici della creazione di una serie di studi e discipline erboristiche che li portarono ad acquisire cognizioni tali da poter distribuire dei veri e propri medicinali aventi le erbe come base.
Grandi meriti e competenze ebbero, comunque, i monaci dei conventi, che ci hanno tramandato, attraverso gli speziali, con scritti e libri, i segreti della scienza erboristica.
Cosa sono le tisane
Il più antico modo di somministrare i princìpi attivi di erbe e piante è senz’altro quello delle tisane, procedimento che estrae i princìpi attivi dal vegetale.
La tisana è una preparazione liquida, a volte aromatizzata ed edulcorata, realizzata dall’infusione o dalla decozione di una o più erbe in acqua calda o fredda, da utilizzare per via orale a fini terapeutici.
In sostanza, la tisana è un preparato che sfrutta l’effetto solvente naturale dell’acqua per estrarre il contenuto medicamentoso di un vegetale avente proprietà efficaci per la salute.
Un tempo l’assunzione di tisane era legata ad una malattia, mentre oggi, oltre che a scopo terapeutico per soluzioni a piccoli disturbi o per combattere stress e tensioni di tutti i giorni, sono conosciute e apprezzate anche come bevande dal gusto gradevole e dissetante da consumare quasi quotidianamente.
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