Il Governo Renzi ha introdotto il meccanismo denominato Alternanza scuola lavoro, finalizzato a far fare esperienze lavorative agli studenti scolastici.

Una buona idea. In fondo, se si considera che la scuola moderna ha sovente subito la critica di essere troppo approntata alla teoria e poco alla pratica. Quindi era necessario introdurre un ponte tra scuola e mondo del lavoro.

Peccato però che alternanza scuola-lavoro si è tradotta in un vero sfruttamento minorile. Alternanza scuola-lavoro ha subito ulteriori critiche quando lo scorso 7 Ottobre è stata diffusa la notizia di un diciassettenne di La Spezia che si è fratturato la tibia guidando un muletto.

Ma vediamo come funziona l’Alternanza scuola lavoro e perché non va.

Il 13 Luglio 2015 viene approvata “La Buona Scuola”, ovvero il decreto contenente la riforma dell’istruzione voluto proprio da Renzi. Questa riforma contiene tra le varie norme proprio quello riguardante l’alternanza scuola lavoro. Ma di che si tratta? La norma prevede un obbligo per gli studenti del trienni delle scuole superiori di alternare la formazione scolastica con il lavoro in aziende, imprese, istituzioni enti pubblici etc. La norma parla di 200 ore di alternanza per i licei e 400 ore per gli istituti professionali.

Questa alternanza deve configurarsi come progetto formativo e non come contratto di lavoro.

Vista così la norma sembra interessante ma andando a guardare i dettagli l’opinione cambia. Tra gli enti coinvolti in questo progetto si trovano anche i vari McDonald’s, Zara e lo stesso Eataly di Oscar Farinetti. Lavorare gratis da McDonald o a Zara è per voi un progetto formativo oppure uno sfruttamento del lavoro? Stiamo dicendo che Renzi è un genio: ha finalmente trovato il modo di abbassare il costo del lavoro.

Che cosa ne pensate di questa iniziativa? Volete saperne di più sul futuro che aspetta i vostri figli?

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