Un settembre

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E anche per Cipo arrivò il tempo delle mele … no, ma mica il tempo delle mele quello del film che ogni inverno e ogni estate lo passano in televisione … proprio delle mele. Si, perché Cipo e altri due suoi amici avevano deciso di monetizzare quel settembre andando a raccogliere mele nel ferrarese.

Il tempo del liceo era finito e quell’ottobre che sarebbe arrivato li avrebbe visti passeggiare nella nuova vita che li attendeva … alle prese con l’università … e magari qualche soldo in tasca, si dai, avrebbe fatto comodo.

Allora eccolo Cipo, che in realtà si chiamava Rodrigo Cipotti ma che quei nomi non li sopportava … Rodrigo poi … ma che insalata si erano mangiati i suoi genitori per scegliere per lui un nome così ? Cioè lui Rodrigo non si sentiva proprio … ma per fortuna nella vita il tuo vero nome te lo danno gli amici e quello che sei … e lui si sentiva proprio Cipo e gli sembrava di avere proprio la faccia da Cipo.

Allora come dicevamo, eccolo là Cipo che insieme a Fred e al Piccione, con gli zaini in spalla quel trentuno agosto salirono sul treno per Ferrara direzione strade sterrate della Bassa Padana, alla ricerca del loro contadino.

Arrivati dove dovevano arrivare, notarono tutt’intorno filari di alberi di mele a perdita d’occhio.

Un cane di grossa taglia, alla catena, abbaiava e poco dopo comparve il contadino.

Appena vide i ragazzi l’uomo li salutò andandogli incontro

< Olà, partigiani … >

Saranno stati gli zaini sulle spalle… insomma, lui da quel momento li chiamò sempre così : ” Partigiani “

Si  abituarono in fretta Cipo e gli amici a quella vita di fatica sana e la sera erano allegri mentre si facevano la doccia in quel casottino in legno che il contadino aveva costruito per loro, con un filo d’acqua riscaldata dal sole, che scendeva da una damigiana sul tetto …

Dopo qualche giorno capitò che ci fu la festa del patrono, al paese vicino.

Nelle strade, ci furono i balli, la musica, gli sciucarèn e salciccia grigliata e patatine fritte per tutti.

I tre amici si aggiravano fra la gente e Cipo vinse anche una bottiglia di vino al tiro ai barattoli.

Accadde, poi, che  in mezzo alla folla, gli amici si persero momentaneamente di vista e mentre Cipo cercava di capire dove fossero gli altri …

< Ciao, sei stato bravo … >

Cipo si voltò e proprio dietro lui c’erano due occhi bellissimi e … sarà stato l’isolamento fra le mele degli ultimi giorni … ma rimase folgorato da tanta bellezza agricola che profumava di lavanda.

< Ciao, dici ? > rispose Cipo

< Beh, uno che tira giù tutti i barattoli con un tiro … > disse la ragazza

< Sono stato fortunato, dai … > aggiunse Cipo con modestia

La ragazza sorrise dicendo

< Si vede che vieni dalla città >

< Ah si ? E  perché ? > chiese lui curioso

< Perché voi della città avete sempre il telefono in mano … > fece lei

< Hai ragione, una mania … > disse Cipo infilando il telefono in tasca

< E tu, chi saresti che non ti ho mai vista ? > chiese Cipo

< Stella !!! > rispose lei

< Ah … beh … in una notte così bella non potevo che incontrare una stella … > disse Cipo che, insomma, quando voleva sapeva essere abilmente romantico …

Lei sorrise dicendo solamente

< Beh … devo tornare a casa … >

< Ah !!! > fece Cipo deluso, aggiungendo prontamente

< E se io … tipo … domani sera la volessi rivedere … questa stella ? >

< Ah, io la sera non esco mio padre non vuole … però puoi venirmi a trovare, se vuoi, al casolare … è l’ultimo della strada > rispose lei

La sera dopo ci andò veramente Cipo , dopo cena, a trovare Stella nonostante Fred e il Piccione glielo avessero detto chiaramente che, secondo loro, si stava rincoglionendo.

Si, perché saltò in bicicletta canticchiando ” … dalla mia bella, al casolareeee … ”

La famiglia di Stella permise ai due ragazzi di stare un po’ nei paraggi del casale a chiacchierare e Cipo prese ad andarci tutte le sere a trovare Stella.

Quel paio d’ore che si vedevano, però, passavano sempre troppo in fretta.

Ormai era quasi ottobre e una di quelle sere Cipo disse quello che pensava

< Sai, mi piacerebbe vivere qua … quando arriva la sera sei stanco ma ti senti di aver fatto qualcosa di utile … sei sereno … ci voglio tornare e non partire più >

< Sai che mio padre ha preso un casolare e lo sta mettendo pian piano a posto ? E’ per me, per quando mi sposerò … > confidò lei e quella volta, per la prima volta, si strinsero le mani.

Arrivò anche l’ultima sera di settembre, l’ultima per Cipo e gli amici in quella campagna.

Quella sera, Cipo salutò Stella e ci fu un’altra prima volta perché si sfiorarono le labbra in un quasi bacio … poi mentre si allontanava in bicicletta Cipo gridò voltandosi

< STELLA, APPENA TORNO TI VENGO A CERCARE … >

E poi ? … Poi fu vita … perché la città se li riprese in fretta quei suoi figli.

E Stella aspettò … i messaggi al telefono si fecero più rari e quando la nuova stagione delle mele arrivò, anche lei capì che quel ragazzo gentile non sarebbe tornato più.