Una cosa strana

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Ciao, sai della quarantena no?

Beh, ce ne ha fatte passare tante soprattutto un cosa strana, anzi molto strana.

Era un giorno come gli altri, io e la mia amica Annalisa stavamo giocando in cameretta, quando abbiamo visto una leva nel muro. Eravamo spaventate e ansiose pensavamo “Cosa c’era?” ” Cosa facciamo?” e cadde un silenzio molto profondo. Allora pensai di interrompere quel silenzio spingendo la leva.

Appena spinsi la leva si sentì una canzoncina che diceva “na na naaa, na na naa”. Avevamo paura ma poi Annalisa mi indicò una figura che ci guardava: era un uomo con dei capelli neri come l’inchiostro che ci diede una bastonata col bastone che aveva in mano.

“Ahi”! disse Annalisa. Poi l’uomo ci chiese scusa perché credeva che fossimo dei ladri. Si avvicinò ed era papà Filiberto. Allora io, papà e Annalisa ci incamminammo per vedere meglio la stanza di papà. Era molto grande, tre volte più grande della mia camera, aveva due televisioni: una con i cartoni, un altra con il calcio. Da allora divenne la nostra camera relax; ma c’era un ultima domanda: chi cantava la canzoncina?