Carissimi autori, scrittori e poeti di BombaGiù,
Anche questa volta è stata una sofferenza selezionare i vincitori delle tre categorie. Il tema legato al terrorismo e alla paura per il futuro che ci aspetta ha scaldato la “penna” di molti di voi. Circa 200 poesie sono state pubblicate insieme a qualche decina di articoli. Gli stili di scrittura sono molto differenti ed ogni testo inviato meriterebbe un premio.
I contenuti hanno spaziato regalando parole crude e dure verso il mondo politico, preghiere profonde che auspicano un mondo migliore arrivando fino a ricordi di eventi tragici come quelli legati a Charlie Hebdo ed al Bataclan. Ed ancora, ninne nanne, poesie in francese, richiami alla resistenza e contenuti di scrittori under 18. Insomma per noi in questo caso partecipare significava già vincere. La lista di articoli e poesie che vorremmo citare è troppo lunga.
Dobbiamo, dunque, essere orgogliosi di quello che sta diventando BombaGiù in questo mondo di internet che rappresenta ormai una scatola che sembra troppo piena ma allo stesso tempo molto vuota.
Vincitore del premio “Miglior articolo”
Samuele Tosi con “Un giorno di sole“. Lo stile crudo e realistico immerso nella vita concreta osservata dalla propria finestra di casa. I pensieri di un uomo che prova a ripetersi che questa in cui viviamo non può essere la realtà e che, nel tentantivo di trovare un barlume di speranza, continua a “farsi violenza“. Alla fine questa speranza, seppur debole, sembra regalarci ancora una volta possibilità di un futuro migliore di quello che ci stiamo immaginando.
“Si vive come bestiame sui mezzi pubblici di ogni città d’Italia. Roma è solo uno specchio più grande, ma la sostanza è la stessa ovunque. Non sopportiamo più la presenza di nessuno.”
“Mi faccio violenza per l’ultima volta, e mi trovo a sperare di non essere il solo a vederla così.”
“E’ solo dopo questa momentanea crisi di panico che apro la finestra e fuori c’è ancora Roma.”
Vincitore premio “Miglior Poesia”.
Tra centinaia di poesie scegliere un vincitore è stato quasi come una guerra. Il premio va a Sebastiano Impalà con “Striscia di Gaza“. A nostro avviso Sebastiano riesce a trovare con i suoi versi il giusto connubio tra uno stile poetico incisivo che per il tramite di parole semplici comunica messaggi espliciti ma che allo stesso tempo sono ricchi di quel tremendo senso di abitudine alla realtà e alla paura ormai ribattezzata col nome di “terrore”.
“E li’ ti cercherei,
anima mia,
per spegnere quel fuoco
che divampa
fra uomini inclini
alla battaglia,
colpendo un po’ a casaccio,
fra strisce di deserto innominato,
quei giovani germogli di esistenza.”
Vincitore premio “Articolo o poesia più visualizzato/a ed apprezzato/a dalla rete”.
E veniamo alla premiazione di chi ha saputo utilizzare la potenza dei social, la forza distruttiva del network unita, a nostro avviso, a dei versi che hanno inserito questa poesia nella lista dei possibili vincitori indipendentemente dall’apprezzamento della rete.
L’ala spezzata è stata la poesia più visualizzata stando ai dati affidabili di Google Analytics e che ottiene il punteggio di gran lunga più alto considerando il numero di voti e commenti ricevuti.
Di seguito il commento alla poesia dell’autrice – Maria Marchese.
Nela tragedia di un’ala spezzata è viva la Paura, ma da essa può scaturire la speranza di rinascere a nuova Vita.
I vincitori verranno contattati via mail per ricevere le dovute congratulazioni nonché i dettagli per la riscossione del premio.
Grazie di cuore a tutti per la partecipazione sperando che continuiate a contribuire con i vostri scritti anche senza la presenza di premi.
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