La regola dei 5 perché! Risolve tutto! Spieghiamo lo “spread”.

La regola dei cinque perchè risolve tutti i quesiti...

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Che cos’é la regola dei cinque perché? Pur non essendo un economista, credo di poter rispondere alle domande pertinenti e per niente banali di Luca che, in sintesi, ci ha chiesto perché un agricoltore ed un allevatore debbano preoccuparsi dello spread.

Innanzitutto vi spiego la metodologia che utilizzerò che si applica a qualunque problema e funziona sempre. La regola dei “5 perché” è stata inventata da Sakichi Toyoda, definito come il Re degli inventori giapponesi. Non è un coglione qualsiasi, bensì il fondatore della Toyota Industries. Ne avrete sentito parlare, una aziendina di successo. La regola dei cinque perché fu appunto utilizzata dalla Toyota come metodo di “problem solving“, ovvero di risoluzione dei problemi per chi non masticasse l’inglese.

toyota

Non vi voglio dilungarmi con parentesi storiche quindi andiamo diretti alla dimostrazione su come funziona la regola dei cinque perché.

Primo Perché.

Perché Luca non sa cos’é lo “spread”? Prima di tutto, perché non si è chiesto cosa significhi in inglese. Quindi? Andiamo su wordreference e cerchiamo. Curiosità? Tra le diverse traduzioni proposte spread significa anche “fattoria” o “ranch”. Quindi già c’é un primo legame con l’agricoltore o l’allevatore di cui parlava Luca. La traduzione più comune di spread è “diffusione“. Ovvero qualcosa che a cascata si diffonde su altri eventi secondo il principio della causa-effetto. Torneremo su questo più avanti ma in questo caso “spread” identifica lo scarto, ovvero la differenza di una cosa rispetto ad un altra. L’inglese, come vedete, partendo dal semplice vocabolario non fornisce un immediato aiuto in quanto una parola può significare molte cose: Fattoria – Diffusione – Scarto/Differenza. Bisogna, quindi, essere in grado di trovare la traduzione giusta in funzione del contesto di riferimento.

Secondo Perché.

Scarto di che cosa? E’ lo scarto di un valore rispetto ad un altro utilizzato come termine di paragone. In altre parole, la differenza con un valore fisso, utilizzato come standard (o Benchmark) che rappresenta il miglior modello possibile col quale raffrontarsi.

Terzo Perché.

Quindi qual è il termine di paragone? Sono i migliori BTP, che sono considerati quelli tedeschi perchè sono a rischio più basso. Questi vengono giornalmente messo a confronting con i BTP delle altre nazioni. Nel nostro caso l’Italia.

Quarto Perché.

Cosa sono i BTP? TtrattasiRattasi di buoni del tesoro poliennali ovvero di certificati di debito emessi dallo stato con scadenza superiore all’anno solare. Si tratta di un titolo che ha un capitale garantito, ovvero che prevede il rimborso alla scadenza dell’intero valore investito, più delle quote interessi (cedole) pagate semestralmente che, in sintesi, dipendono anche dal rischio paese. Se per esempio, un Buono del Tesoro Poliennale (BTP) italiano ha un rendimento del 5,45% e la corrispettiva Bundesbank tedesca un rendimento del 3%, allora lo spread sarà di 5,45 – 3 = 2,45 punti percentuali, ovvero di 245 punti dal termine di paragone che sono appunto i titoli del debito tedeschi. Questo vuol dire che se la Germania emette obbligazioni per un miliardo di Euro pagherà su questi interessi di 30.000.000 (trenta milioni di Euro). Invece l’Italia per lo stesso “prestito” pagherà al mercato 54.500.000 (cinquantaquattro milioni e cinquecentomila Euro). Una bella differenza.

Quinto Perché.

E quindi? Che impatto ha sull’agricoltore un aumento dello spread? Direttamente non ha nessun impatto ma indirettamente si. Significa che l’Italia incrementa il suo debito pubblico perché paga più interessi a chi compra BTP e per coprire questi ultimi emette ulteriore debito. Di conseguenza per controllare il deficit di bilancio e rispettare i tetti di spesa imposti dall’Unione Europea sarà costretta a tagliare le spese per investimenti oppure ad alzare le tasse. Nel caso più drammatico, la Grecia ci è andata vicina, se non dovesse essere in grado di rimborsare i BTP emessi sarebbe fallimento. Nel caso meno clamoroso, se l’Italia taglia le spese ed alza le tasse che succede? C’è meno liquidità per gli investimenti e lo sviluppo nel sistema e quindi:

  • l’agricoltore venderà meno prodotti,
  • i suoi acquirenti cominceranno a non pagare i debiti nel dovuto termine o a non pagare proprio,
  • le banche daranno con difficoltà dei prestiti per comprare dei nuovi macchinari agricoli con effetti negativi sulla qualità e la produzione agricola,
  • L’agricoltore avrà pochi soldi e presto sarà indebitato,
  • Senza entrate e con troppe spese e tasse da pagare l’agricoltore sarà in crisi e con lui tutto l’indotto (ovvero la sua famiglia).

Ecco tornando al termine diffusione e al termine fattoria, notiamo che lo scarto tra i BTP tedeschi e quelli italiani ha un effetto negativo che si diffonde sulla piccola fattoria degli animali.

fattoria

La regola dei cinque perché avra aiutato Luca a comprendere lo Spread? Speriamo di si.

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