La civetta

Sapete perchè la civetta si chiama "Athene noctua"?

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La civetta, è un uccello rapace notturno della famiglia degli Strigidae.

Essa è lunga circa 21–23 cm, ha un’apertura alare di 53–59 cm e un peso che varia da 100 a poco più di 200 grammi. Ha forme tozze, capo largo e appiattito senza i tipici ciuffi auricolari del gufo comune, occhi gialli e zampe lunghe parzialmente rivestite di setole. La parte superiore è grigio-bruno macchiata di bianco mentre in quella inferiore è prevalente il bianco, macchiato di brunola. La sua alimentazione varia dai cuccioli di lepre agli insetti.
Così almeno riporta wikipedia. Chi sta leggendo questo articolo, ad esclusione forse di biologi, scienzati, amici di Piero Angela e abbonati al National Geografic, si stara chiedendo: “E sti gran cazzi?“.

In effetti il motivo per cui ho scritto questo articolo è per vedere quanti sono quelli che realmente leggono tutto l’articolo ed arrivano fino in fondo. Ma perchè?

civetta

Chi segue un pò il mondo del digitale sa bene che oggi la maggior parte degli utenti sono vittime della sindrome del “dito scorrevole“. In altre parole scrollano giù il dito sul loro schermo touch ma non leggono quasi niente. E quando, in casi rari, cliccano su un articolo dai quali sono attratti, difficilmente arrivano a leggerlo tutto.

Io me ne accorgo, ad esempio, quando parlo con le persone. Si capisce che hanno una visione parziale di quello che sostengono. Questo perchè hanno sentito una notizia a metà tra la tv, facebook e qualche newsletter che gli arriva push sul telefonino, ma non si sono interessati a leggerne o ascoltarne il dettaglio. Se passate qualche ora in un bar ve ne accorgerete e vi farete delle risate. Attenzione però! Non fatevi beccare che origliate. Ordinate una birra e non darete nell’occhio.

Ma sono troppo lunghi ‘sti articoli“, direte voi. Forse è vero sono troppo lunghi e non tutti hanno il tempo e la voglia di affrontare decine di righe da leggere. Ma perchè? Non ci siamo forse un pò troppo appiattiti? Secondo me si.

E’ anche vero che nel “marasma” di internet tanti articoli sono noiosi e scopiazzati. Ma non può e non deve diventare un alibi. Ci sono decine e decine di materiali interessanti.

Eppure questo fenomeno è abbastanza triste. Una volta in assenza di televisione ed internet avere un bel libro da leggere, un quotidiano oppure una lettera inviata da un amico era la cosa più bella del mondo. Oggi quanti di voi riescono a leggere una pagina di un libro in spiaggia senza essere interrotti dal vizio di guardare lo smartphone?

Ecco perché ho scritto questo articolo. Per fare un test e vedere chi arriva fino in fondo.

Dimostratemi che siete dei lettori attenti e curiosi scrivendo come commento qui sotto in fondo all’articolo e/o sulla pagina Facebook Io Leggo” aggiungendovi l’ultima parola di questo articolo quindi “Io Leggo xxxxx”.

Per testare la vostra attenzione e resistenza, aggiungo qualche riga. Vi spiego il perchè ho scelto questo titolo. Avrete sicuramente sentito parlare degli articoli civetta. Quante persone scelgono un supermercato perchè nel volantino ricevuto a casa c’è un prodotto interessante ad un prezzo scontato (sempre se oggi qualcuno li guarda). Poi arrivano agli scaffali e si accorgono che l’articolo è finito. Poco male, anche se non fosse terminato, fanno comunque una spesa da 100 euro comprando altri prodotti che hanno un margine per il venditore che copre abbondantemente quanto non guadagnato dal prodotto “civetta”.

Ecco questo è un articolo civetta.

Alla fine a me la civetta mi sta pure simpatica.

Non finisce qui se siete stati veramente attenti e volete rispondere alla curiosità riportata nel sottotitolo (“Athene Noctua”) cliccate sul link wikipedia inserito in alto oppure cercatevelo su google.

Bravi avete letto tutto!

la civetta