Le serie-tv per me sono una droga, o almeno lo sono diventate. Per non parlare di Netflix e del fatto che credo che la mia vita non avesse senso prima della sua comparsa. Sono fermamente convinta che non si possa più vivere senza Netflix, il burrocacao e il caffè, in quest’ordine.

Non sono sempre stata così, la mia dipendenza dalle serie-tv è decisamente peggiorata col tempo, e va di pari passo con la cellulite sulle cosce e la ricrescita di capelli bianchi. Durante la mia gioventù invece, tra un delirio adolescenziale e l’altro, mi sono limitata a tre delle serie-tv più in voga al momento, ovvero FriendsSettimo Cielo, e dulcis in fundo, l’inevitabile Beverly Hills 90210Esaminiamoli uno per uno.

Friends.

In realtà quando trasmettevano Friends avevo già superato l’adolescenza da un pezzo, ma non potevo non inserirla in questo pezzo. Quando l’anno scorso mi è capitato di rivedere le repliche in tv, mi sono sorpresa nel constatare che non faceva ridere in maniera esagerata. Eppure ricordo che mi scompisciavo, letteralmente. In particolare Joey e le sue espressioni da perfetto idiota erano causa di mal di pancia e dolore alle mascelle per il troppo ridere. Come mai? Probabilmente, essendo in prossimità dei temibili quarant’anni, ho perso il senso dell’umorismo. Oppure le serie-tv si sono evolute e perfezionate, e adesso sono abituata a livelli superiori di comicità. A parte questo, un’altra delle cose che mi ha maggiormente stupito è stata Rachel (Jennifer Aniston) e il suo terribile taglio di capelli delle prime stagioni. Ma veramente tutte lo volevamo?

Cioè. Non fraintendete. Jennifer è stupenda, trovo che starebbe bene più o meno con qualsiasi taglio, ma quello davvero era possibile solo per lei.

E io, povera adolescente illusa,  ricordo distintamente di aver più volte mostrato alla parrucchiera di turno la foto dei capelli di Rachel, senza mai riuscire ad ottenere un risultato soddisfacente. Sarà stato mica perchè la mia faccia non somiglia nemmeno lontanamente a quella di Rachel? O forse l’acconciatrice ha avuto pietà di me e ha deciso di dirmi “Si, ok, perfetto, no problem” e poi ha fatto tutt’altro, come fanno sempre le parrucchiere? C’è da dire che allora ero un caso abbastanza disperato, dato che sono stata capace di rasarmi i capelli a zero, dopo essere stata ispirata da Demi Moore in Soldato Jane. 

No comment.

Per il resto, riguardando Friends a distanza di anni, ho trovato Phoebe deliziosa e piuttosto spassosa, proprio come la ricordavo: niente può eguagliare in comicità e genialità Gatto rognoso bel gattone/tu puzzi come un caprone, e lo so che lo state leggendo cantandolo, tranque. Invece mi sono parsi odiosi Chandler, con tutte quegli scatti da psicopatico, e Monica, con le sue manie e il suo isterismo da casalinga disperata.

Settimo Cielo.

Chiedo venia! Lo so, lo so che è una delle serie-tv più indigeste e pallose che abbiate mai visto. Peggio di Dawson’s Creek, che dico, peggio di Anna dai capelli rossi (sebbene quest’ultimo sia un cartone animato)! Interminabili puntate di altrettanto interminabili sermoni su ogni minimo aspetto della vita, dal bere il caffè al come sprimacciare i cuscini fino ad arrivare agli argomenti più scabrosi, come andare al cinema con qualcuno del sesso opposto. La famiglia protagonista di questa serie-tv è costituita dal padre, un pastore che passa il suo tempo in chiesa, a rompere le palle ai figli impartendo loro regole anche su come pulirsi il sedere dopo aver fatto la pupù e a fornicare con la moglie, cercando di metterla incinta ogni due per tre, anche se entrambi sono ormai vicini alla sessantina.

La moglie, per l’appunto, una povera disgraziata con un discutibile taglio di capelli e una frangia esageratamente bombata, è casalinga di professione: la vediamo sempre affettare carote per un immaginario minestrone, sfornare marmocchi come se non ci fosse un domani e fare predicozzi ai figli su quanto sia pericoloso il sesso. Lo sa bene lei, che tromba ininterrottamente col maritino pastore e ha passato più tempo incinta che sotto la doccia. I sette figli di questa coppia giuliva sono praticamente terrorizzati dal rivelare anche le più insignificanti idiozie ai genitori, e per evitare pipponi senza fine persino su come lavarsi i denti fanno carte false. Con scarsi risultati, dato che vengono puntualmente colti in flagrante e puniti con altri pipponi superlativi e niente pizza per una settimana. Insomma, Settimo cielo è una serie-tv per stomaci forti, abituati a digerire pietre, sappiatelo.

Beverly Hills 90210

Tutti, dico, tutti noi, senza esclusione di colpi, abbiamo guardato e riguardato questa serie-tv. Ha segnato una generazione, ha influenzato il nostro modo di vestire, di pensare, di sognare.

Noi donne, in particolare, abbiamo seguito per anni due fazioni: quella di Brenda e quella di Kelly. 

Io personalmente facevo parte della prima, e come a suo tempo avevo sognato i capelli di Rachel e quelli di Demi Moore, ho sognato anche quelli di Brenda. Allo stesso modo, immaginavo che prima o poi mi sarei imbattuta nel mio principe poco azzurro ma maledetto quanto basta da ricordarmi il bel Dylan. A mio parere, nell’ambito televisivo, Dylan Mc Kay ha rappresentato per le adolescenti quello che Terence di Candy Candy ha rappresentato per le bambine: lo stereotipo del bello e dannato nasce con Terence e prosegue con Dylan, e ha compromesso intere generazioni di donne, divise tra la ricerca del classico ragazzo in gamba e affidabile ma noioso e l’irresistibile attrazione verso lo stronzo di turno con l’immancabile t-shirt bianca e il tradimento facile.

Essendo una fan di Brenda, ovviamente detestavo profondamente Kelly, i suoi perfetti capelli perfettamente biondi e i suoi perfetti occhi perfettamente azzurri.

Anche dopo la dipartita di Brenda (che dolore che mi hai dato, amica mia!) ho perseverato nel mio odio per Kelly, che nel frattempo è riuscita a conquistare a colpi di frangia sia  Dylan il maledetto sia Brandon il perfettino, il fidanzato che tutte noi vorremmo avere. Per tradirlo poi con Dylan, inutile specificarlo. Attorno a questi quattro personaggi gravitavano figure sfumate e inutili che ricordo a stento, anche se Steve lo rammento bene: aveva un doppiatore orrendo, con una voce che mi faceva voglia di lanciarlo da qualche montagna altissima per poi raggiungerlo e schiacciarlo come se fosse un acino d’uva. Poi c’era il Peach Pit, e chi se lo dimentica quello. Tutti noi abbiamo un Peach Pit del cuore, un posto dove ci diamo appuntamento fisso con gli amici e ci ingolfiamo di cibo caloricissimo.

Con questo chiudo la mia piccola rassegna.

Spero sia stato anche per voi un piacevole tuffo nel passato! E ricordatevi: ognuna di noi nel suo intimo è stata Brenda o Kelly, e tutte in ogni caso sceglieremo sempre e comunque Dylan.