Genere: antologia di racconti fantastici

Formato: cartaceo

Prezzo: 15 euro

Disponibile su tutti gli store di libri e ordinabile nelle librerie del circuito Fastbook.

Trama: 

L’ora del diavolo”, di Alessio Del Debbio, è un’antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni lucchesi, rielaborate in forma romanzesca.

Tredici storie, tredici strade che ci portano dritti nelle tenebre, nei luoghi oscuri e misteriosi delle Alpi Apuane, in Versilia e nella Piana di Lucca. Leggende e antiche credenze sono amalgamate in racconti dalle sfumature inquietanti e fantastiche, con magia e speranza che si intrecciano facendo luce sugli aspetti più crudi della natura umana. Il diavolo si insinua nelle vite degli uomini, li tenta e li inganna: ma da sempre è l’uomo stesso a invocarne la presenza per godere di favori altrimenti inappagati e impossibili da soddisfare. L’ora del diavolo rielabora l’eterna lotta tra il Bene e il Male: bontà e forza di volontà contrapposte e furbizia e malvagità.

Numerose le leggende locali utilizzate nella creazione dei racconti, incentrati o legati alla figura del diavolo, come corruttore di anime, mercante di sogni, sobillatore e firmatario di patti che impegnano gli uomini in cambio di qualche servizio reso loro dal maligno.

Qualche esempio?

La storia di Lucida Mansi, della Busdraga di Camaiore, l’edificazione del Ponte del Diavolo (a Borgo a Mozzano), le figure degli streghi e dei Serpenti Volastri, della Serpe Regola, dell’Omo Selvatico, il gigante del Monte Freddone, le fate di pioggia, le sirene, il linchetto, i buffardelli, l’ombra di fumo e via dicendo.

Questi i racconti presenti:

L’ora del diavolo

Racconto di apertura che dà il nome alla raccolta, mette in scena le ultime ore di Lucida Mansi, nobildonna lucchese che strinse un patto col diavolo per rimanere giovane e che adesso, poco prima dello scoccare dell’ora fatale, corre per una Lucca nebbiosa, nel disperato tentativo di raggiungere la Torre delle Ore e fermare il tempo, inseguita dal diavolo e dai fantasmi del suo peccaminoso passato.

Il guardiano degli Oceanini

Il guardiano del faro di Viareggio ha il compito di sorvegliare il popolo degli Oceanini, che un tempo vivevano in un’isola al largo delle coste toscane ma furoni sconfitti dalla grande crociata guidata da Federico II di Svevia e isolati negli abissi sotto la Torre della Meloria. Negli anni però il pericoloso popolo di sirene, tritoni e creature marine ha rialzato la testa, abbandonandosi a incursioni lungo la costa, e adesso il guardiano del faro cerca vendetta per il dolore subito.

Quando il diavolo abbaia

Racconto horror legato alla costruzione del Ponte del Diavolo, a Borgo a Mozzano, che ricorda il patto stipulato dal capomastro con il diavolo e il tributo di sangue che quest’ultimo richiede ogni anno.

La donna di fuoco

Racconto incentrato sulla Busdraga di Camaiore, una donna che amava essere circondata di giovani amanti e che ottenne dal diavolo, seducendolo, l’eterna giovinezza. Come contrappasso, è stata condannata a trascorrere l’eternità nel vano tentativo di spiegare una lunga tela infuocata sul terreno, fallendo ogni notte e ritrovandosi l’indomani a ricominciare.

La luna sul fondo

In una Viareggio cinquecentesca, appena un borgo di pescatori e anime erranti, un pescatore canta e prega la luna (e le sirene che crede vi abitino) affinché salvino il figlio da una terribile malattia.

La guerra del Fatonero

è guerra aperta tra l’esercito del diavolo e le forze degli Streghi, i Signori dei Boschi e della Natura, combattuta lungo le valli e i pendii delle Alpi Apuane, con un’ampia partecipazione di tutte le creature che dimorano nelle montagne. Dalla parte del diavolo combattono l’Avversieri e i suoi pirati fantasma che terrorizzano la costa versiliese, i lupi di Compignano, i linchetti, la Gamba Gialla e la Serpe Regola, dalla parte degli Streghi, i Serpenti Volastri, i boscaioli e gli abitanti delle foreste, i folletti buoni (Giosalpino e i suoi fratelli buffardelli), le fate, Lencio Meo e i pescatori di Viareggio. Lo scontro finale avverrà sulle pendici del Monte Sumbra, presso il Bosco del Fatonero.

Le voci alla Balza

Sopra Camaiore, alla Balza, c’è una casa dove ci si sente. Ci sono gli spiriti di coloro che sono morti, anni addietro, in un incendio. Gianni, Gigi e Ax vogliono passarci la notte ma si ritrovano coinvolti in una macabra danza di fiamme e morte.

Il violinista del diavolo:

Sandorino trova un misterioso violino, in una grotta presso Levigliani, e inizia a suonarlo senza requie, distraendo, quasi incantando, chi ne ode il suono. Ma un dono del diavolo ha sempre un prezzo.

Il mercante di sogni

Breve racconto in cui il diavolo spiega il suo punto di vista, il suo ruolo di tessitore di sogni, che innesta nella mente degli uomini, spingendoli poi a trovare un modo per realizzarsi, anche a costo di stringere patti con lui.

Gli uomini della neve

Storia e leggenda delle Apuane si mescolano, ricordando le figure degli Uomini della Neve che, da Cardoso, raggiungevano la cima della Pania della Croce, per staccare blocchi di ghiaccio e portarli in paese, nonostante le difficoltà dovute al maltempo e ai tentativi del diavolo di ostacolarli.

Le fate di pioggia

A Basati (nelle Apuane meridionali), Fabio vede le fate, leggiadre, quasi eteree, scivolare nel vento nei giorni di pioggia, lungo le pendici del Monte Corchia e dell’Altissimo. Vorrebbe conoscerle, così si fa tentare dal diavolo a raggiungere la cascata dell’Acquapendente, dove le fate si riuniscono, e a prendere la loro rugiada che il maligno usa per sconfiggere le forze dei Boschi e della Natura. Toccherà a Fabio liberare le fate prigioniere e dimostrarsi degno dell’eredità di suo padre, l’ultimo degli streghi.

Il risveglio degli Oceanini

Un racconto urban fantasy ambientato a Viareggio. Gli Oceanini, popolo abissale che viveva sotto il mare al largo di Livorno, si sono svegliati, decisi ad assumere il controllo della terraferma. Spetta ai Dodici fermarli, guidati dal guardiano del faro di Viareggio, ma l’invasione è iniziata e, prima che riescano ad accorgersene, si troveranno a combattere per le strade della città contro le malvagie sirene incantatrici.

Che fine ha fatto Babbo Natale?

Una fiaba di Natale per concludere il libro. Daniele non si dà pace: da quando si è trasferito a Levigliani (sopra Stazzema) Babbo Natale non gli ha più fatto visita e non capisce perché. Colpa della strega nel bozzo che, con l’aiuto del linchetto, lo ha rapito. Spetta a Daniele liberarlo e salvare il Natale.