Napoli, Arenella, via Tino di Camaino, danneggiate alberature stradali

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Plauso ai Carabinieri. Proposto il “garante per la tutela degli alberi”.

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, esprime una dura condanna per l’episodio verificatosi la notte scorsa del danneggiamento di alcune alberature stradali, poste lungo il marciapiede di via Tino di Camaino, nel quartiere Arenella, e nel contempo plaude all’azione dei carabinieri che, con il loro intervento, hanno bloccato e denunciato l’autore del danneggiamento, auspicando che sulla vicenda vengano individuati e condannati , in maniera esemplare, tutte le persone eventualmente coinvolte.

“Innanzitutto – esordisce Capodanno – vanno corretti due grossolani errori nei quali, troppo di sovente, cadono gli organi d’informazione. Il primo è che via Tino di Camaino ricade nel territorio del quartiere Arenella e non del Vomero. Il secondo, più grave, riguarda una palese ignoranza non solo della toponomastica cittadina ma anche della storia dell’arte. La strada, dove si è verificato il grave episodio non si chiama Tino da Camaino ma Tino di Camaino. In altri termini Camaino di Crescentino, scultore come il figlio, era il padre di Tino. E quest’ultimo dal 1323 e fino alla morte lavorò a Napoli al servizio di Roberto d’Angio”.
“Purtroppo non è la prima volta che si verificano episodi del genere, a danno del poco verde pubblico a disposizione – aggiunge Capodanno -. Episodi analoghi, anche con l’avvelenamento di alcune fonti d’albero con prodotti chimici in modo da far morire gli alberi, sono stati segnalati anche in passato. Sembra che non tutti comprendano l’importanza del verde per la vita stessa degli esseri umani, dal momento che sono proprio le piante verdi a trasformare, attraverso la fotosintesi clorofilliana, l’anidride carbonica, che emettiamo, nel prezioso ossigeno, che ci consente di respirare”.
“Al fine di evitare che per il futuro si possano ripetere episodi gravi come quello di stanotte propongo all’amministrazione comunale l’istituzione della figura del “garante per la tutela degli alberi”.
“Al riguardo va precisato – puntualizza Capodanno – che il patrimonio arboreo del Comune di Napoli è rappresentato da circa quarantamila alberi che si raddoppiano almeno, considerando anche quello in carico ad altri enti. Un patrimonio inestimabile che purtroppo sovente è abbandonato a se stesso. Un garante per la tutela degli alberi, attività che andrebbe prestata a titolo gratuito. Avrebbe tra gli altri il compito di ricevere segnalazioni e reclami, di promuovere campagne di sensibilizzazione e di informazione, d’interfacciare con altri Enti preposti alla tutela del verde pubblico, di formulare proposte per il miglioramento del verde urbano, di richiedere agli uffici preposti gli interventi necessari, anche con carattere d’urgenza, d’interagire con Enti, Associazioni, Comitati, attivi in materia, anche per sviluppare proposte e progetti, d’intrattenere rapporti di scambio, studio e ricerca con organismi operanti nell’ambito della tutela e della salvaguardia degli alberi“.
“Inoltre – continua Capodanno – il garante per la tutela degli alberi potrebbe avvalersi di dieci collaboratori, uno per ciascuna delle municipalità nelle quali è suddiviso il territorio cittadino, ai quali, sempre a titolo gratuito, delegare alcune delle proprie funzioni, mantenendo su di esse compiti di coordinamento“.

Napoli, Arenella, via Tino di Camaino, danneggiate alberature stradali.

Prof. Ing. Gennaro Capodanno
Presidente Comitato Valori collinari

Via Tino di Camaino, 22
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