GILDA
Tutte le feste al tempio / mentre pregava Iddio, / bella e fatale un giovine / offriasi al guardo mio…/ se i labbri nostri tacquero, / dagl’occhi il cor, il cor parlò. / Furtivo fra le tenebre / sol ieri a me giungeva…/ “Sono studente, povero, ” / commosso mi diceva, / e con ardente palpito / amor mi protestò. /
Partì… il mio core aprivasi / a speme più gradita, / quando improvvisi apparvero / color che m’han rapita, / e a forza qui m’addussero / nell’ansia più crudel.

RIGOLETTO
Ah! / (Solo per me l’infamia / a te chiedeva, o Dio…/ ch’ella potesse ascendere / quanto caduto er’io…/ Ah presso del patibolo / bisogna ben l’altare!../ ma tutto ora scompare…/ l’altare… si rovesciò!) / Piangi, fanciulla piangi……/ scorrer fa il pianto sul mio cor.

GILDA
Padre, in voi parla un angel / per me consolator.

RIGOLETTO
Piangi, fanciulla, / Compiuto pur quanto a fare mi resta…/ lasciare potremo quest’aura funesta.

GILDA
Si

RIGOLETTO
Sì, vendetta, tremenda vendetta / di quest’anima è solo desio…/ di punirti già l’ora saffretta, / che fatale per te tuonerà. / Come fulmin scagliato da Dio, / te colpire il buffone saprà.

GILDA
O mio padre, qual gioja feroce / balenarvi ne gl’occhi vegg’io!..

RIGOLETTO
Vendetta!

GILDA
Perdonate, a noi pure una voce / di perdono dal cielo verrà.

RIGOLETTO
Vendetta!

GILDA
Perdonate,

RIGOLETTO
No!

GILDA
Mi tradiva, pur l’amo, gran Dio! / per l’ingrato ti chiedo pietà!

RIGOLETTO
Come fulmin scagliato da Dio, / te colpire il buffone saprà.

POEMI DEI NOSTRI TEMPI – MODERNI? 

Oggi invece tradire é un dover / con la tromba e il mandolin / senza vendette in cor / tu dai una cosa a me / ed io a te / in amore e in politica / iniziando da quell’Isola / che ci ricorda i Vespri Siciliani / ritornando a votar confusi / per non trovar la giusta soluzion / fra il PD di Benzi / con il PNV non votanti / tanti .. tanti.

Schede nulle non ci son / gli incerti son spariti o partiti / perché anche tu stai a pensar? / no, saltello perché PiPì mi vien da far / con Besconi ancor in gioco / con una mano qua / e la testa la coi Movimenti e Legacci / assieme al verde degli Ebeti e Faggi / più ossigeno ci daran.

L’ignoranza é una cultura, / non sai mai a quale altura / l’intelligenza ti porterà / ma una cosa è certa / fa comodo alla cerchia / che si abbuffa dominando / e agisce per te / o popolo soprano .. ano .. ano…/ sempre a piagnere e lamentar / poverelli senza reagir / manca il capo Toreador.

Il 2008 fu una commedia / che rimarrà nella storia / un Governo licenziato / ma allora è vero che Lazzaro è risuscitato / e speranze nuove ci ha portato.

Mentre i Politici / tutti in vendita agli spacci / senza comprar / ma per festeggiar / pensando alla Poltrona per raggirar / il popol bue stufo di sentir parlar / di ripresa e sperar / vomitando sulla Politica / in coro tutti a cantar / Fratelli e clandestini d’Italia / reagiam.

Ma la Filumena non ci sta / che minchia faciste / figli di lupi e di Tarzan / era tutto organizzato / una pagliacciata senza fiato / anche la Mafia una man a dato / a spingere il carro di Papino / che ar core sempre in man / per portare la TV / sino laggiù.

Venti Euro al mese dovran pagar / gli isolani per veder / donna Carmela alla TV / più quel numero maledetto (199…) / che costa quanto un pranzo / portato a letto.

Penna bianca intona il cor / cantiamo insieme la dolce canzon / che ci unisce nel dolor / vi siete mai cagati nei pantalon? / di più non si poteva far / scoperti ci han / il culatello apprezzerete, / è soltanto questione di tempo / perchè la Legge è in mano lor / tra Mafia Ndrangheta e Corone di fior / dominano il Paesello tanto bello / siam obbligati a ripiegar / sino in mezzo alle gambe / i coglioni dall’alto a guardar.

Qualche galletto cascato dal letto / che vive in un sotto tetto / non temete il bernoccolo non si vede / tutto a posto metterò / farò dell’Italia un giardino / prima però ho bisogno di comprar / quel fiorellin al profumo di Ghigliottino / a copiar il giusto nettare d’azion / di addio alla vita di Chanel / che fa furor.

Come fecero quel dì / i Francesi pensando all’aldilà / per Re e Regine sempre a comandar / offrendo biscotti al posto del pan / e dopo chissà come sarà / dicono che lassù / le vergin sono in attesa / di stupri non si parlerà più / la TV non ci sarà e l’amor trionferà.

Il sexo col Fitness di moda andrà / tanti esercizi su e giù / tutti più felici saran / scambiando tori e mucche a volontà / facciamo presto perché non si sa / pure la Religione sta cambiar / stai a veder che nell’aldilà / pure il Paradiso ci toglieran.

Vorrei veder la fin / perché così non si può andar / han ingoiato anche il futuro / dei giovani del doman / la coscienza in realtà è una caramella / una volta consumata / un’altra non c’è ne / mentre il mondo sta a guardar.

Anthony Ceresa Italia International Association.