Oggi, 25 Aprile 2016, in Italia si ricorda la liberazione. Il giorno in cui nel nostro paese le forze di resistenza dichiararono l’insurrezione verso le forze nazifasciste. Non voglio dilungarmi in dettagli storici. Né voglio riportare in auge il dibattito sull’importanza relativa della resistenza partigiana rispetto a quella delle forze militari degli alleati. La mia opinione è che entrambi con il peso relativo e le possibilità a loro disposizione, sono stati fondamentali.
Per pura coincidenza oggi in Austria, nel primo turno delle elezioni presidenziali trionfa il Partito della Libertà sotto il nome di Norbert Hofer, ingegnere di 45 anni.
La notizia sembra positiva. Un giovane politico che inizialmente non voleva accettare la candidatura ritenendosi troppo giovane, vince e si propone come nuova icona della libertà in Austria. I partiti tradizionali austriaci, quello popolare e socialista, sono stati clamorosamente sconfitti ed essendo stati superati anche dal partito dei Verdi, saranno fuori dal ballottaggio decisivo.
Che bello! Il Partito della Libertà, finalmente, si prende l’Austria. Si festeggia la Liberazione! E invece no.

Il Partito della Libertà, è un partito con idee che poco mi ricordano la libertà. Hofer, per fortuna, all’interno del partito è uno dei moderati. Quindi, ad esempio, è contrario all’aborto, alle unioni tra persone dello stesso sesso e alle adozioni per le coppie omosessuali. Per quanto riguarda il problema dei migranti, abbraccia la linea dura e, per intenderci, in questa fase sostiene la chiusura, seppur temporanea, di Schengen. Ovviamente il Partito della Libertà non poteva che essere anti Euro.
[…] si chiedono denari e non ci sono Partiti politici dietro ma solo l’invito a partecipare concretamente a questa iniziativa divulgandola. […]