Si vive con paura un’epoca di violenza e di criminalità
che condizionano del pensiero e dell’agire la libertà.
Si assiste a tensioni, sanguinose stragi e terrorismo
perpetrati da individui accecati da nequizia e cinismo.

Prevale un clima di timore e di guerra abietta,
caratterizzato da odio, soprusi e sete di vendetta
su chi non ha colpe, come giovani, donne e bambini
spesso vittime innocenti di terroristi e bruti assassini.

Per non cedere alle minacce e all’intimidazione,
si deve essere fermi nella morale convinzione,
tutti insieme rendere un’attiva testimonianza
e difendere i valori condivisi senza titubanza.

Non farsi intimorire da criminali e violenti,
né piegarsi o assoggettarsi ai prepotenti,
perché uniti contro il male si è più forti,
la fiducia di estirparlo riceve conforti.

Con l’ardire si supera il senso di paura,
col silenzio lo sconforto è cosa sicura,
l’audace ha paura ma cerca di vincere,
mentre il vile ha paura e si lascia vincere.

Le vittime non bisogna lasciarle sole,
consolarle solo con buone o vuote parole
ma con amore vero e un concreto sostegno,
favorendo dialogo e solidarietà con impegno.

Non bisogna perdere la speranza e il coraggio
per non cadere in una sorta di vassallaggio,
ma lottare con cuore per la pace e la libertà,
promuovere sempre la giustizia e la fraternità.