Si vive con paura un’epoca di violenza e di criminalità che condizionano del pensiero e dell’agire la libertà. Si assiste a tensioni, sanguinose stragi e terrorismo perpetrati da individui accecati da nequizia e cinismo.
Prevale un clima di timore e di guerra abietta, caratterizzato da odio, soprusi e sete di vendetta su chi non ha colpe, come giovani, donne e bambini spesso vittime innocenti di terroristi e bruti assassini.
Per non cedere alle minacce e all’intimidazione, si deve essere fermi nella morale convinzione, tutti insieme rendere un’attiva testimonianza e difendere i valori condivisi senza titubanza.
Non farsi intimorire da criminali e violenti, né piegarsi o assoggettarsi ai prepotenti, perché uniti contro il male si è più forti, la fiducia di estirparlo riceve conforti.
Con l’ardire si supera il senso di paura, col silenzio lo sconforto è cosa sicura, l’audace ha paura ma cerca di vincere, mentre il vile ha paura e si lascia vincere.
Le vittime non bisogna lasciarle sole, consolarle solo con buone o vuote parole ma con amore vero e un concreto sostegno, favorendo dialogo e solidarietà con impegno.
Non bisogna perdere la speranza e il coraggio per non cadere in una sorta di vassallaggio, ma lottare con cuore per la pace e la libertà, promuovere sempre la giustizia e la fraternità.
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