Mettete 50 studenti delle classi quinte del Liceo Scientifico di Maglie, 4 professori, 5 giornalisti e soprattutto 7 campioni nazionali di calcio che per l’occasione diventano camerieri, e inizierete ad avere un’idea della Degustazione al buio che si è svolta a Copertino, presso la Cantina Cupertinum.
Che cosa comporta una degustazione al buio?
È stata una iniziativa di solidarietà – organizzata dal Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Maglie e dalla Cupertinum – a favore dell’Ascus, la squadra di calcio dell’Unione Italiana Ciechi di Lecce (10 volte Campione d’Italia). L’appuntamento educativo aveva già avuto un incontro di preparazione con gli studenti, guidato da Salvatore Peluso, presidente dell’UIC Lecce.
In questa occasione l’aspetto formativo ha abbracciato la sensibilità sociale verso la disabilità e il recupero della sensibilità gustativa.
Durante la serata i campioni dell’Ascus per l’occasione si sono trasformati in camerieri. In una sala completamente buia, driblando sedie e ostacoli hanno portato in tavola i Vini della Cupertinum abbinati a prodotti della gastronomia italiana. Gli ospiti sono entrati in una sala completamente buia. Buio assoluto. Sono stati accompagnati al tavolo, hanno preso visione tattile del vostro piatto, dei bicchieri, della posateria. Srotolato il tovagliolo. Si sono dati un po’ da fare, cercando di usare forchetta, coltello e magari anche un po’ le punte delle dita. Insomma, hanno spazzolato tutto e degustato i vini… sciolta la lingua, hanno chiacchierato con i vicini secondo i crismi della convivialità, cercando di indovinare vini, cibi, abbinamenti.
Perché una degustazione al buio?
Una cena diversa basata sul motto “con noi e come noi” coniato dagli amici dell’Unione Italiana Ciechi di Lecce. Motto che ha fatto percepire sensibilità solitamente non sfruttate. Parliamo dellla tattilità, dell’odorato. Inoltre lo stesso gusto si é amplificato, l’udito si è teso ed il parlare, infine, ha cercato conferma.
Gli ospiti si sono avventurarvi in uno spazio che per un cieco è il quotidiano. Sotto la guida dell’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi sono stati degustati diversi vini. Il Negroamaro 2014 e il Primitivo 2015 Salento Igt, abbinati ai sott’olio dell’azienda Il Contadino di Otranto, ai formaggi del Caseificio Ambrosi e del Caseificio Bresciano, a una selezione dei salumi della ditta Levoni, a una pasta preparata dal catering Viridis di Copertino, e infine e il Passito Glykòs 2015 abbinato ai dolci della pasticceria L’Italiana di Luciana Galati di Maglie.
Ridurre la distanza psicologica tra chi ha perso il bene prezioso della vista e chi non ha, per sua fortuna, questo handicap, sapendo che comunque è un disagio a termine, solo per qualche ora, mentre una persona cieca vive ogni giorno questa situazione, questo lo scopo della serata.
“Da questa esperienza si torna alla luce con una doppia rivelazione. Da un lato ci si avvicina alla realtà di chi non può vedere e dall’altro si scopre quanto il nostro mondo ipervisivo ci induca quotidianamente a trascurare gli altri sensi”.
Lo ha detto Francesco Trono, presidente della Cupertinum, Cantina che nel 2012, assieme all’Ascus, ha ideato nel 2012 questa formula di coinvolgimento e solidarietà sociale. Mentre Giuseppe Pizzolante Leuzzi ha ricordato le altre iniziative educative della Cantina. Ovvero la vendemmia con i bambini ciechi e la potatura con i ragazzi delle scuole copertinesi. Emozione e felicità è stata espressa anche dagli studenti per “l’esperienza originale e dall’alto contenuto culturale e etico”.
La professoressa Annarita Corrado, Dirigente del Liceo, ha dichiarato quanto riportato di seguito.
“Se senso e sensibilità hanno la stessa etimologia, significa allora che la vita insensibile è una vita insensata e proprio attraverso iniziative come questa possiamo iniziare il risveglio della sensibilità per la riattivazione dei sapori e dei saperi”.
Il ricavato della serata è stato devoluto a favore dell’Ascus, la squadra di calcio dell’Unione Italiana Ciechi di Lecce (10 volte Campione d’Italia).