Non sembrano esserci buone notizie sul fronte dell’influenza: secondo le previsioni, l’Italia subirà l’attacco del ceppo H3 del virus influenzale A, che costringerà a letto milioni di persone in questo inverno, con sintomi come raffreddore, febbre alta e disturbi intestinali. Ecco come prevenire il virus, tra azioni semplici e farmaci da tenere pronti all’uso.
Quest’anno l’influenza in Italia colpirà in anticipo sul solito. Complici le perturbazioni del meteo e l’irrigidimento di temperature e clima già sensibile al Nord, infatti, il ceppo H3 del virus influenzale A ha iniziato a farsi sentire, costringendo a letto migliaia di persone. E, secondo gli esperti, non si tratta che di un antipasto, visto che sono previsti picchi di addirittura 6 o 7 milioni di italiani ammalati a causa dell’azione di questo virus, che torna quest’anno con ancora maggior forza rispetto al passato, soprattutto nel periodo di Gennaio 2017.
Influenza, a letto un italiano su dieci.
L’influenza che ci accompagnerà, nostro malgrado, in questa stagione fredda 2016/2017 si manifesterà con alcuni sintomi classici del virus: il primo effetto sarà quello tipico dell’innalzamento della temperatura corporea, con la febbre che potrebbe superare anche i 38°, comportando dunque anche una serie di conseguenze collaterali, come debolezza ossea, perdita dell’appetito e brividi; inoltre, non saranno rari mal di gola, raffreddore, dolori muscolari diffusi e mal di testa. Non meno forti i sintomi del virus intestinale, il cui attacco porterà dolori e problemi intestinali, nausea e possibili conati di vomito.
I primi rimedi all’influenza.
Tra le azioni di contrasto consigliate dai medici c’è innanzitutto la vaccinazione antinfluenzale, che consente di mitigare il rischio di contrarre il virus e che è particolarmente importante per i soggetti più a rischio, come le persone over 65. Ma anche azioni semplici e quotidiane, come il lavarsi frequentemente le mani o seguire una dieta ricca di vitamine e minerali può servire a rinforzare le nostre difese immunitarie e a tenere lontani gli agenti patogeni.
Fare la scorta di farmaci.
Per mitigare poi gli effetti specifici del virus, e in particolare di quello intestinale, può essere utile fare una piccola scorta di farmaci da utilizzare al momento del bisogno. Il rimedio per tutta la gamma di disturbi allo stomaco, come si legge sul portale specializzato Almeglio, si chiama Biochetasi, un medicinale policomposto ad azione antiacidosica, impiegato per riportare entro i valori normali il potassio intracellulare e per reintegrare velocemente le sostanze ad azione enzimatica e coenzimatica.
Le tipologie di Biochetasi.
Nello specifico, si distinguono tre tipologie di questo farmaco: le prime due sono Biochetasi in bustine granulato o compresse effervescenti, a base di sodio e potassio citrati (che donano un gradevole retrogusto di agrume al composto da disciogliere in acqua), che possono essere assunto per contrastare l’iperacidità, le difficoltà digestive, gli stati chetonemici, l’insufficienza epatica e la nausea tipica dello stato di gravidanza, ma deve essere assunto soltanto per brevi periodi. La versione di Biochetasi supposte, invece, è maggiormente indicata per la cura di problemi come diarrea o vomito profuso, che impedisce l’assunzione per via orale.
Non solo vomito.
Il Biochetasi, quindi, è un farmaco che rappresenta non solo un valido rimedio al vomito, ma una soluzione in grado di agire su molti più problemi intestinali. Ovviamente, prima di assumere o somministrare il medicinale è bene chiedere consiglio al proprio medico curante, oltre che seguire i consigli sulla posologia e somministrazione previsti: per gli adulti, ad esempio, il dosaggio standard è di due bustine o due compresse effervescenti tre volte al giorno sciolte in mezzo bicchiere d’acqua, o 1 sola supposta; il Biochetasi ai bambini, invece, va dato in dosi dimezzate.
Anche in gravidanza.
Anche se si segnala un contenuto di zuccheri che potrebbe essere incompatibile con pazienti che soffrono di diabete o che seguono regimi dietetici ipocalorici, non sono tuttavia previste particolari controindicazioni derivanti dal medicinale, che anzi si presta a un importante supporto per le donne incinte. Infatti, il Biochetasi in gravidanza aiuta a curare la nausea gravidica, e può essere assunto anche nel corso dell’allattamento.