Dal 22 Febbraio 2014 Matteo Renzi è il Presidente del consiglio dei ministri. Terzo primo ministro consecutivo a non essere stato eletto dopo Mario Monti ed Enrico Letta. Il 27-esimo della storia della Repubblica italiana a governare senza legittimazione popolare.
Al di là dei commenti sull’operato di Matteo, che risulterebbero ripetitivi e noiosi, quanto ci manca un vero premier? Uno che, oltre ad essere realmente scelto dal popolo, sia capace di rassicurarci come farebbe un nonno o un papà. Un premier buono e saggio che ti da consigli giusti su come gestire le cose al meglio? Un premier onesto e parsimonioso che pone l’obiettivo pubblico davanti a quello privato. Un premier coraggioso che sa dire di no ai potenti del mondo? Un premier che ti da uno schiaffo se dici una parolaccia o se butti le carte a terra. Un premier che alza la voce per difendere i più deboli e che punisce sempre chi ruba anche un solo centesimo di denaro pubblico.
Un premier che realizza o prova a rispettare quanto promesso alle elezioni.
Un premier che si circonda di ministri, deputati e senatori all’altezza che non necessitano di controllo perché affidabili ed onesti. Quanti anni dobbiamo aspettare per realizzare questo sogno? Si perché sembra proprio essere qualcosa di impossibile. Ma abbiamo mai avuto un premier così?
Nell’epoca dei reality show modello “isola dei famosi” ci piacerebbe prendere tutti i politici, inclusi quelli regionali e provinciali e farli partecipare ad un reality show che dura decine di anni.
Proprio così. Se mandassimo tutti i politici in un realiti show ?
In questo reality sarebbero i cittadini disoccupati a gestire il paese. I politici, invece, dovrebbero cercarsi un lavoro, se ci riescono, ed avere uno stipendio massimo di 1000 euro. Dovrebbero pagarsi l’affitto o il mutuo (se riescono ad averlo il mutuo con 1000 euro). Dovrebbero avere un lavoro precario ed andare al lavoro con i mezzi pubblici passando davanti ai normali cittadini che sfrecciano sorridenti su delle auto blu bellissime pagate dallo Stato. Loro dovrebbero stare alla fermata del bus aspettando mezz’ora respirando smog e bestemmiando per l’incapacità dei cittadini a migliorare le cose.
Dovrebbero pagare il 50% di tasse di quello che guadagnano ed andare in pensione a 75 anni. Nello stesso tempo “a sfregio” tutti i cittadini andrebbero in pensione dopo due mezzi mandati ovvero circa 5 anni. Questi ultimi, per meriti politici, dovrebbero avere dei vitalizi e dei benefit di ogni tipo: telefonini senza spese, aerei di stato, appartamenti con vista ad affitti ridicoli e note spese da capogiro.