Scrivere non è per diletto
Per esaudire un desiderio o forse
per vedere crollare muri d’indifferenza

Scrivere,
e tutto si muove forse per caso o forse per sincronia di simboli
scrivere non è solo lasciare un’epigrafe

Scrivere è un’emozione longitudinale e trasversale
che come un alito di nebbia in piena estate
travolge le tue sicurezze e ponendo il punto di domanda
ti permette di crescere

Scrivere è stare fermi col corpo
ma al tempo stesso muoversi in mille direzioni
perché la radice culturale d’ogni poesia o scritto
nasce nello sguardo e nel viso d’un uomo

Scrivere è come rinascere due volte
perché se è vero che l’araba fenice esiste
allora la scrittura ne fa rinascere dieci, cento, mille ogni volta che s’impugna una stilo

Scrivere è ricchezza
è confrontarsi con se stesso aprendosi all’altro donando quanto di più bello c’è in noi:
la nostra aura interiore per arricchire e incrociare altre auree vogliose di conoscenza e
cultura dell’anima

Beh se non l’avete capito per dirla in gergo giovanile: scrivere è tanta roba è come due volte vivere.