Nel granaio della memoria, dentro un silenzio che diventa voce, ascolto parole che cercano verità: “ Racconta la vita con la vita, lasciati amare per essere diffusore d’amore , cerca nell’altro il bisogno, condividi il dolore, dona un sorriso, apriti alla vita nelle pieghe più crude, curva il tuo cuore, ascolta, sogna insieme”… Ti ho pensato, amico mio e il cuore ha giubilato per le parole che additano speranza: un mondo che accoglie, che si accorge dell’altro, un mondo di condivisione… Poi, nei tuoi occhi, ho visto la solitudine divorarti, la difficoltà a raccontare la vita per l’indifferenza che ti circonda, la fatica di essere penisola dentro le tante isole che incontri, la fatica di essere luce quando il buio degli altri spegne ogni volontà, la fatica di fermare il tempo dietro l’impazienza dei tanti. Allora come alba senza giorno, come seme che non germoglia, quelle parole diventano macigni, una seminagione senza frutto, parole vuote che bruciano sogni. Ma quando la mia mano nella tua s’intreccia le distanze scompaiono, insieme si cresce diventando risorsa per l’altro. Il cuore non ha confini accoglie e si lascia accogliere. Come pezzi di un mosaico la vita ci compone dentro la cui trama ogni giorno viene tessuta dall’amore. Domani, forse, sarà come ieri, però noi abbiamo preso il volo in questo tempo che ci consuma per essere agli altri…ala.
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