Il Natale con gioie e anche tristi ricordi

Il Natale è la più importante festività dell’anno che si rinnova ogni anno dalla nascita di Gesù da oltre 2 mila anni. Rappresenta la gioia nelle famiglie unite con i propri cari a festeggiare questo giorno solenne scambiandosi auguri, baci ed abbracci con tante promesse d’amore e di pace. Un momento dove giustamente non manca qualche triste ricordo con riferimento alle persone a noi care che non ci sono più, lasciando il vuoto nei cuori che assieme alla gioia del Natale, genera anche tanta tristezza.

Grazie al meraviglioso regalo di Madre Natura, la vita si rinnova attraverso la gioia dei bambini e la loro innocenza che danno lustro all’evento del Natale. Bambini con gli occhi puntati sull’orologio aspettando che scatti quel momento tanto atteso. Un evento che rappresenta il ricordo della nascita del Bambinello, il quale come preannunciato dai vari Profeti nel tempo, “arriverà il Messia” colui inviato dal cielo, che cambierà il mondo, liberandolo da quella forma di oppressione speculativa tradizionale dell’uomo sull’uomo, considerata come un diritto del Potere.

Se oggigiorno ci lamentiamo del comportamento dell’uomo con le infinite sofferenze nel mondo attuale, potremmo immaginare come era il mondo di allora, “sicuramente infernale” senza mai dimenticare ciò che Gesù ha fatto per noi, per l’intera umanità.

Ma il Natale al di fuori del tetto familiare è anche neve gelo e freddo con gli alberi spogliati dal loro verde mantello. E così come i Profeti preannunciavano la venuta del Messia, altrettanto la Natura attraverso l’Autunno preannuncia l’avvio della Natura al riposo Invernale. In un testo ben descritto in una Canzone del 1939 “Le Ultime Foglie” di Umberto Bertini (Romano 1900/1987) con una innata sensibilità come paroliere, con diversi scritti di successo come: Un ora sola ti vorrei – Chella llà – Tutte le mamme del mondo – e per l’appunto le “Ultime Foglie” che cadono in Autunno in preparazione dell’Inverno.

L’autunno fa cadere le ultime foglie / che il vento raccoglie / portandole a te.
In ogni foglia gialla che ti accarezza / c’è tanta tristezza / che parla per me.
Come il mio pianto d’amore / la pioggia vien giù / Sembra che porti il dolore / che c’è nel mio cuore / di chi non c’è più.

Il Poeta con questo scritto vuol fare riferimento al gigantesco albero della vita. Dove ogni foglia di vari colori appartenente al medesimo albero, rappresenta un essere che il vento della vita raccoglie portando a te in ricordo di chi non c’è più.

FELICE NATALE E PROSPERO ANNO NUOVO 2019.

Il Natale con gioie e anche tristi ricordi – di Anthony Ceresa Italia International Association.