Verrà il vento e asciugherà il tuo sudore,
pensatore vago, che dalla vita
hai tratto solo inganno.
Avrai la faccia dell’uomo qualunque
quando presterai il tuo nome
al vile inquisitore e cercherai, nel volto della sera,
l’ultima carezza che il cielo possa darti,
per condurti fra le fauci della notte.
Vivrai ugualmente a lungo
nelle cellule scolpite della storia,
negli orizzonti blandi
dell’umana comprensione.
Senza parole, senza convinzione.
L’imbonitore di pensieri occasionali di Sebastiano Impalà
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