Perché ci comportiamo da stupidi?

Un viaggio nel fantastico mondo della stupidità.

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Mr Bean
Mr Bean interpretato dall’attore Rowan Atkinson.

Perché ci comportiamo da stupidi? Per chi è reduce degli anni ’90 conosce molto bene Mr Bean, colui che ci ha fatto ridere per le sue quotidiane stupidaggini. Voi avete mai fatto una stupidaggine? O vi capita mai di subire o fare battute che gli altri reputano sciocche? E quante volte avete incontrato gente “senza cervello“?

Tutti noi sperimentiamo ogni giorno la stupidità. Ma cos’è davvero? Perché ci comportiamo da stupidi?

Entrano in gioco gli ormoni.

Innanzitutto, è un comportamento contingente che chiunque può sperimentare, una risposta inutile a determinate circostanze. Si può definire un ritardo cognitivo-emozionale dovuto all’incapacità temporanea di riflettere sulle situazioni. Lo stupido, non attiva la parte emozionale del cervello e decide di non ricorrere a capacità cognitive e sociali come prudenza, analisi, capacità di ascoltare gli altri o ammettere i propri errori. Perdiamo il controllo delle nostre reazioni anche per stanchezza o stress. C’è una sorta d’incoscienza che si trasforma in stupidità, proprio perché il livello di ansia e stress porta a non analizzare con calma la situazione.

L’identikit: ama il rischio ed è troppo sicuro di se.

Lo stupido ha eccessiva sicurezza in se stesso e nelle sue capacità. Ama il rischio e sottovaluta i pericoli, ha scarsa maturità e agisce con leggerezza, senza valutare situazioni e conseguenze.  La stupidità non c’entra con la “stupidera”, “prodotta in ambienti in cui sono apprezzate battute sciocche e maleducazione”. E non è neppure ottusità o scarsa intelligenza. La persona con basso QI, se commette un errore, non si accusa, sa che non avrebbe potuto fare di meglio. Lo stupido, invece, si pente. Il tratto distintivo della stupidità è il rimorso.

Perché ci comportiamo da stupidi? In risposta le leggi matematiche della stupidità.

Alcuni studiosi hanno provato ad elaborare formule matematiche per definire la stupidità. Lo storico ed economista Carlo Cipolla, elenca le tre leggi fondamentali sul perché ci comportiamo da stupidi:

1. Ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.

3. Una persona è stupida se causa un danno a un’altra persona o a un gruppo, senza realizzare alcun vantaggio per se o addirittura subendo un danno.

Secondo Cipolla , inoltre, esistono diverse tipologie di individui. Gli intelligenti: sono persone le cui azioni avvantaggiano loro stessi e gli altri. I banditi si avvantaggiano a danno degli altri. Gli sprovveduti nuocciono spesso a se stessi, a vantaggio degli altri. Infine gli stupidi: causano danni agli altri e persino a se stessi; sono la peggiore categoria possibile.

L’ERRORE DI CHI SI CREDE FURBO.

Spesso, se la persona bada troppo al proprio interesse personale, trascurando quello altrui, cade nel degrado, così anche chi crede di essere “furbo” si può rivelare stupido. Come evitare di commettere stupidaggini? Ogni volta che un’azione viene valutata frettolosamente, c’è rischio di fare fesserie; non bisogna mai agire in maniera impulsiva, ma calcolare i rischi con una prospettiva a lungo termine e cercare di contenere il proprio egocentrismo agendo sempre con prudenza, e se commettete una stupidaggine , non cercate giustificazioni assurde, piuttosto scusatevi e ammettete i vostri errori. Purtroppo, gli stupidi sono spesso orgogliosi, si arrampicano sui vetri per giustificare le loro azioni e peggiorano le cose. Ma il danno più grosso alla fine lo fanno sempre a se stessi.

Sbagliare è umano, essere stupidi è tutt’altro.

Non occorre essere stupidi per fare sciocchezze.

Mr Bean