Recensione Onward – Oltre la magia (e il Coronavirus)

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L’ultimo lavoro della Pixar Animation Studios è arrivato nelle sale il 6 marzo 2020, salvo poi venir riproposto a partire dal 19 agosto a causa della pandemia globale del Covid-19. Onward – Oltre la magia dunque è dovuto andare oltre anche il Coronavirus, perdendo molta attenzione su di sé, nonostante sia un film d’animazione più che valido.

Diretto da Dan Scalon, Onward – Oltre la magia ricalca i temi più cari dello studio d’animazione Pixar. Si parla, infatti, di crescita, di rapporti personali e ancora una volta si tratta di un road-movie in cui il viaggio presenta mete inattese, sottoforma di serendipità, grazie alla sempre presente dolcezza dello studio californiano. Non manca la brillantezza, oltre a un comparto tecnico sempre più affilato.

Eppure, Onward – Oltre la magia non è all’altezza dei capostipiti dello studio Pixar.

Siamo ben lontani dagli iconici Alla Ricerca di Nemo, Toy Story o il più recente Coco, ma nonostante ciò Onward si fa apprezzare e offre allo spettatore 102’ puri di azione e leggerezza.

La sensazione è che la Pixar non abbia voluto osare troppo rispetto ai tanti mini-mondi da essa creati in passato. Anche Onward è ambientato in un universo ex novo (altra peculiarità delle pellicole Pixar) ma non del tutto approfondito, nonostante l’ambientazione fantasy risultasse avere enorme potenziale. Onward è la storia di due fratelli che, grazie a un magico incantesimo, proveranno a riportare in vita il loro padre scomparso, per poter trascorrere una giornata o anche pochi istanti insieme a una figura che li guidi e li sostenga.

I due, protagonisti di peripezie e avventure al limite del ridicolo, troveranno nel loro rapporto fraterno la vera forza per andare avanti, ricalibrando il loro rapporto e rendendo Onward – Oltre la magia un film perfetto da vedere col proprio fratello o con la propria sorella.

L’aria che si respira in quest’ultimo lavoro Pixar è di azione e spensieratezza. Non manca la solita ironia pungente e originale, anche se in alcuni casi si rasenta il trash, volutamente inserito e frequente in più situazioni. Onward perciò non è un film che si fa prendere troppo sul serio, ma che punta per lo più a un puro intrattenimento, senza però veicolare sottili seppur non troppo approfondite tematiche.

La colonna sonora è eccezionale e si accompagna bene col ritmo della narrazione, sempre incalzante e priva di momenti morti (eccetto per un primo atto non proprio indimenticabile). Tanti i personaggi e molte le situazioni comiche verso le quali verteranno. Onward, a differenza dei capisaldi Pixar, offre allo spettatore più risate che sorrisi, concentrandosi maggiormente sulla spettacolarizzazione delle avventure anziché sulla psiche – solo accennata – dei suoi personaggi.

In linea di massima, nonostante l’insuccesso al botteghino, causato dall’interruzione della trasmissione in sala, Onward – Oltre la magia è più che un valido titolo per tornare al cinema e uscirne soddisfatti e più ricchi di prima. Non il miglior lavoro della Pixar, ma ugualmente promosso.

Nota di merito va al doppiaggio italiano, dove Andrea Mete e Alex Polidori, dopo aver rispettivamente doppiato Chris Pratt e Tom Holland nel Marvel Cinematic Universe, stavolta doppiano gli stessi attori dietro l’animazione. Tra le voci in lingua originale si segnala anche Octavia Spencer (mamma Corey), da noi doppiata con la solita professionalità da Sabrina Ferilli. Sempre per quanto riguarda il doppiaggio nostrano, se la cavano bene persino Fabio Volo e lo youtuber Favij.

Sarà possibile vedere Onward tra le proposte di Disney+ che sta aumentando il proprio catalogo con altre pellicole originali e serie tv.