Saltatempo, un classico senza età

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La letteratura italiana è sempre stata piena, nel corso dei secoli, di autori e di opere sia formalmente sia in termini di contenuti tra le più valide nel panorama mondiale.

Negli ultimi 100 anni, in particolare, molte onorificenze sono state guadagnate dal nostro Paese, che nel secolo scorso ha visto 6 personalità del nostro paese conquistare un Nobel, a cominciare da Giosuè Carducci nel 1906 per finire con Dario Fo nel 1997.

Questi autori, a pieno titolo, si sono conquistati il grado di classici e tutti i cittadini italiani, pur con un diversissimo livello di approfondimento, ne hanno contezza.

La tendenza si è pero invertita, improvvisamente, con l’inizio del nuovo millennio e all’aumentare del numero di libri pubblicati non è purtroppo andata nella stessa direzione la qualità degli stessi, tranne poche eccezioni.

Una di queste è rappresentata dalla produzione letteraria di Stefano Benni, forse il più geniale autore italiano vivente; difficile trovare una pecca all’interno della sua sterminata bibliografia, ma facilmente si possono rintracciare dei capolavori.

Il più noto è sicuramente la Compagnia dei Celestini, che ha dato origine a una trasposizione in un cartone animato piacevole ma con qualche libertà di troppo rispetto all’opera originaria, ma il libro più importante è senza dubbio Saltatempo.

Il viaggio di Lupetto e la sua storia con Selene è incastonato, insieme alle mille altre peripezie del protagonista,  all’interno di quello che è invece un contenitore più ampio, un vero e proprio trattato storico-sociologico relativo alla trasformazione della società negli anni’50.

Il passaggio da paese a città è raccontato da Benni con la solita dovizia di particolari, con quello stile solo all’apparenza scanzonato ma che in realtà denota un profondo livello di cultura e un’altrettanta onnipresente vena comica.

Questo gioiello, uscito nelle librerie nel 2001, presenta dunque tutte le caratteristiche per potersi fregiare del titolo di classico e poter diventare opera da studiare e analizzare all’interno del percorso scolastico obbligatorio, potendo affiancare , senza sfigurare, i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.