HERAM

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heram

…”Heram, heram” (“peccato, peccato”)
come un’eco le urla
si moltiplicano investendomi.
Sono circondata, la folla è inferocita,
aizzata da una legge che mortifica la donna.
Crudele la sentenza: lapidazione per l’adulterio.
Può avere confini l’amore?
Il cielo già grigio perde ogni colore.
L’aria si fa satura di violenza,
l’odio immotivato incalza.
“Non c’è perdono nella nostra fede?”
Sono sola a pregarLo:
“Allah perché taci questa ingiustizia?
Come posso credere che il loro zelo
per la legge ti faccia onore? “
Il silenzio sta per scendere,
ancora …”.heram, heram”.
Le pietre lanciate fanno male,
ma è il cuore che sanguina.
Vedo la mia gente prigioniera di un’ idea,
succubi di una fede manipolata.
Cerco una ragione che non trovo,
non si può morire così.
Sono sola a raccogliere pensieri,
mentre il respiro si accorcia,
la morte più vicina.
Il dolore che provo non diventa piacere
per chi lancia pietre,
nessun gemito mi esce,
sono morta dentro da quando mi hanno presa.
Il mio corpo nella polvere diventa domanda:
“La legge vale più della vita?”
Un leggero vento ferma il tempo…
Anche per te Allah oggi…
è una sconfitta d’amore.

El Quaim ottobre 2006 lapidazione di una giovane di 22 anni…