A queste motivazioni è giunto il Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Antonino Lupo “Abusavano del proprio ufficio procurando intenzionalmente un danno ingente, al professore in odontoiatria presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bari”.
Ne ha dato notizia il Direttore di Antenna Sud, Onofrio D’Alesio, in un post sul social della sua pagina ufficialee nel notiziario del TG.
Quattro i dirigenti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico ritenuti responsabili: il direttore generale Vitangelo Dattoli; il responsabile del procedimento in questione, Antonio Roselli; l’ex direttore amministrativo, oggi direttore generale della Asl di Bari, Vito Montanaro; il direttore sanitario, Alessio Nitti.
Il prof. Francesco Inchingolo, Barlettano e Docente all’Università di Bari, lamentava un comportamento delittuoso e vessatorio in proprio danno, messo in atto dal Direttore Generale, che in concorso con gli altri tre dirigenti, è stato ritenuto dalla conclusione delle indagini preliminari: “ingiustificato accanimento”.
I Fatti: il 29 e 30 settembre del 2008, Striscia la Notizia TG satirico di Mediaset di Antonio Ricci, per mezzo dei suoi inviati Fabio e Mingo (licenziati e scaricati dal maggio 2007 da Mediaset) che realizzano e montano un filmato di immagini riprese tra Bari e Parigi, manda in onda un servizio sul professor Inchingolo. Dal montaggio artatamente assemblato, il luminare barese è stato accusato di assentarsi ingiustificatamente, durante i turni assegnatigli di guardia medica notturna da effettuare presso il Policlinico Barese, e, di trovarsi invece a Parigi senza autorizzazione dalle autorità accademiche baresi.
Infatti il docente di chirurgia orale e Maxillo-Facciale, accompagnava responsabilmente ben 22 studenti della Università di Bari per detto corso, richiesto espressamente dal Consiglio di Facoltà di Medicina e dal Consiglio del Corso di Laurea specialistica in Odontoiatria, nonché ad unanimità da tutti i Docenti (delibere universitarie agli atti). Invece gli inviati di Striscia la Notizia, programma di Mediaset, artatamente assemblavano i video facendo credere che il prof Inchingolo doveva essere a Bari in policlinico nello stesso tempo in cui si trovava a Parigi affermando testualmente nel video trasmesso:
Il servizio incriminato fece scattare immediatamente le sospensioni temporanee dal servizio da parte dell’Università degli Studi, dall’Ordine dei Medici di Bari e dal Policlinico Barese.
Dopo le approfondite ed interminabili verifiche svolte dalle varie Commissioni, Collegio di Disciplina Universitario (C.U.N.) di Roma, la Commissione di indagine dell’Università di Bari, la Commissione di indagine del Consiglio dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, nonché la Commissione d Verifica dello stesso Policlinico Consorziale di Bari, hanno tutti accertato all’unisono, l’infondatezza e l’insussistenza delle accuse in merito alle informazioni date all’opinione pubblica dal TG satirico Striscia la Notizia, servizio artefatto dai noti Fabio e Mingo.
Al contrario di quanto hanno accertato le Commissioni Interne il D.G. del Policlinico, il Vitangelo Dattoli, è stata l’unica persona che ha continuato a procedere nella “punizione” nonostante anche la Commissione d’Indagine del Policlinico, da egli stesso istituita, scagionasse completamente e senza ombre di dubbio l’Inchingolo, affermando: “si ribadisce lo sbilanciamento nei carichi lavorativi che, gravando soprattutto suo dottori Inchingolo e Pettini, hanno: non consentito adeguate pause per il necessario recupero psico-fisico dei suddetti, ….. consentito, ad altri dirigenti di defatigatori e defilarsi da Responsabilità e impegni connessi al ruolo ricoperto”.
Il professore è stato costretto ad iniziare una battaglia a suon di carte bollate per far valere le sue ragioni, ma nonostante il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale, quello del Consiglio di Stato e tutte le missive a sollecito delle doglianze fatte recapitare anche da un giudice, il Policlinico non ha mai riammesso in servizio l’Odontoiatra ne mai ha restituito quanto dovuto all’Inchingolo, anzi, le Determine di interdizione firmate da Dattoli sono cresciute in numeri!
Oggi il professor Inchingolo, è convinto ancor di più delle sue ragioni, oltre che da tutta la documentazione in suo possesso, avendo ottenuto dopo anni di conflitti legali anche un altro provvedimento di un’altro Giudice in suo favore.
Ad oggi l’attività legale tra il Policlinico Barese e l’Inchingolo, se pure ha avuto ancora un ulteriore riconoscimento giuridico a favore di quest’ultimo non sembra avere raggiunto una intesa, infatti il professionista Barlettano ha rifiutato una ulteriore proposta di transazione giudicata quantomeno inaccettabile.
Sia la Procura del Tribunale penale di Bari che la Procura della Corte dei Conti regione Puglia, hanno definitivamente accertato in maniera tombale, che le incolpazioni del 9 novembre 2012 (seconda ennesima sospensione e deconvenzionamento) a firma di Dattoli, sono risultate totalmente infondate ed artatamente organizzate in danno del Docente della Università di Bari.
Gli avvenimenti si infittiscono e si intrigano ulteriormente, infatti oggi ci si chiede: per il caso Inchingolo, i soldi impiegati in tutti questi anni dal Direttore del Policlinico Barese per incaricare legali e consulenti (tutti esterni alla struttura burocratica legale dell’Azienda Policlinico) per dare seguito ad un comportamento, ritenuto dalla procura: “Abusavano del proprio ufficio procurando intenzionalmente un danno ingente, al professore”, saranno mica decurtati dalle casse della ASL e della Regione, e magari sottratte agli Ammalati ed alla Sanità Pubblica? Forse questo accanimento personale gratuito del dott. Dattoli, viste le conclusioni delle Procure competenti, dovrebbe pagarle di tasca propria e non certo farle ricadere sull’Azienda Policlinico tutti gli oneri relativi agli avvocati esterni di suo gradimento, oltre al dovuto danno arrecato ingiustamente al prof. Inchingolo e quindi si auspica che non ricada sulla collettività.
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