L’ Associazione Culturale Noi Per Napoli presenta ” Luoghi storici e musica ” che avrà luogo il 30 aprile 2017 dalle h.11 presso Il Museo di Villa Pignatelli Riviera di Chiaia a Napoli: un Evento che coniuga musica e visita guidata dei luoghi storici di Napoli , verrà svolta per iscritti, simpatizzanti e quanti saranno interessati la Visita guidata con la Guida specifica dell’ Associazione Culturale Noi Per Napoli ,al suggestivo Museo delle Carrozze, alla Villa Pignatelli ed il Concerto del soprano OLGA DE MAIO e del tenore LUCA LUPOLI, accompagnati al pianoforte dal M° MAURIZIO IACCARINO che eseguiranno le arie liriche più belle tratte dal repertorio della Romanza da salotto dell’ 800, Operetta e canzoni classiche napoletane nella veranda neoclassica .
Guida : Olga Centanni.
Le prenotazioni ( NECESSARIE per la visita guidata ) possono essere effettuate nei seguenti modi :
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Causale Visita guidata Villa Pignatelli 30/04/2017
Ai docenti ( con tesserino o attestazione del ministero) ed ai giovani tra i 18 e i 24 anni verrà applicato uno sconto del 20%.
Di poco arretrata rispetto all’asse stradale, evitando così di mostrarsi in maniera troppo evidente ai passanti, rimane nascosta ad una visione veloce. E’ oggi sede della Casa della fotografia al primo piano, ma al piano terra si trova il museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, ancora occupato dagli arredi della famiglia Pignatelli che li lasciò allo Stato Italiano nel 1952.
La villa, in uno stile neoclassico inusuale, dalla sua costruzione iniziata nel 1826 passò nelle mani di tre grandi famiglie aristocratiche. Nel 1826 Sir Ferdinand Acton acquistò il terreno allo scopo di avere una residenza sontuosa nel Regno Borbonico, dove lavorava come ufficiale. Morì prematuramente nel 1837 e la sua giovane moglie riprese marito sposando il secondo conte di Grandville, ambasciatore inglese a Parigi. Questo spiega i balli degli inglesi residenti a Napoli organizzati nella villa nel 1840 e 1841 e di cui parla anche Harold Acton in “Gli ultimi Borboni di Napoli”.
Il banchiere era venuto ad avere un ruolo economico di primissimo piano a Napoli per i prestiti ai Borbone, i quali avevano così potuto finanziare la spedizione austriaca che li aveva rimessi sul trono nel 1821.
Dopo l’unità, venendo a mancare i Borbone e quindi la fonte di arricchimento primario dei Rothschild a Napoli, il banchiere decise di vendere la Villa ed è in questo momento che subentrano i Pignatelli. Nel 1867 il Principe Diego Aragona Pignatelli Cortes e sua moglie Donna Giulia Cattaneo de’ Principi di San Nicandro comprano la villa e continuano i lavori di trasformazione già avviati dai precedenti proprietari. Non avendo figli lasciarono la villa all’omonimo nipote principe Diego e a sua moglie Rosa Fici dei Duchi di Amafi detta Rosina.
La famiglia Pignatelli vanta una nobiltà antichissima e conta tra gli antenati il papa Innocenzo XII e il conquistatore del Messico Fernando Cortes, di cui nel museo si conservano i busti. Ai Pignatelli si devono i lavori determinanti per la residenza e il parco, che assunsero così l’aspetto attuale. E’ con loro che inizia l’ultima fase della villa come dimora privata. Rosina e Diego, che avranno cinque figli, si occuperanno del mantenimento della residenza trasformandola in una dei più eleganti luoghi di ritrovo mondani dell’epoca.
Si prese cura della residenza anche dopo la morte del marito Diego, avvenuta nel 1930, e fino alla sua stessa morte nel 1955. Dunque l’aspetto odierno della villa si deve proprio alla principessa che deciderà, in accordo con l’unica figlia ancora in vita Annamaria, di donarla allo stato dopo la propria morte, a condizione che tutto rima
Il motivo che personalmente mi ha portato alla visita di questa villa è il mio interesse per Anna Maria Pignatelli detta Mananà, la principessa oscura di cui parlai tempo fa. Rosina e Diego Pignatelli altro non erano che gli zii di Mananà, essendo Diego fratello di Giuseppe Pignatelli, padre di Anna Maria. Dunque questa villa è un luogo che Mananà bambina frequentò spessissimo, anche se non nacque qui ed oggi è l’unico luogo legato alla sua vita rimasto quasi inalternato.
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