Nel nono pianeta
Sono rimasta a braccia tese
nell’oscurità nascosta di tenebrosi misteri,
che rubano la luce alle stelle in lacrime
e la speranza coprono di ombre lontane
in un profondo affondarsi…
Lo sguardo si disperde
tra deboli raggi bianchi
del luccichio interrotto
nel frenetico viaggio
dell’orbita confusa
rimasta da qualche parte in sospeso .
Le nuvole, cuscino del dolore, dove la testa appoggio
svaniscono tra i ricordi in un attimo solo,
sulle labbra assetate dal bacio non sfiorato sensazioni difuse di aromi sconosciuti
proiettati nell’immagine fissato nello spazio.
Da qualche parte …, da qualche parte., ti potrei trovare
dietro un angolo dimenticato
una panchina solitaria,
nell’alba ritornata
con la luce del mattino
e nel sorriso della sera
dissolto in un unico flusso
un colore,
un bagliore
l’essenza della riflessione
sul nono pianeta,
l’impronta temporale
sillabato nello spazio, che solo noi viviamo!
@ julja
Vol “Tejkalim”