PAROLE POETICHE COME UNA NUOVA SPERANZA – Francesco Gligora

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FRANCESCO GLIGORA

Negli anni passati mi accadeva molto spesso di ricevere alcune raccolte poetiche di diversi poeti italiani, che a quei tempi non erano per me tutti conosciuti, ma i cui versi mi attiravano a causa dello spirito poetico che si sentiva dalle loro creazioni. Al solito mi chiedevano di tradurle nella mia madre lingua, ciò che mi faceva grandissimo piacere e mi apriva sempre di più verso i poeti di origine italiana.

Cosi mi arrivò a che una raccolta di Francesco Gligora – “Alcune poesie”, una pubblicazione di “Proprietà letteraria riservata” edita nel 1972 dall’Edizione Rondini di Roma. Su Francesco Gligora non avevo né in quei tempi, né oggi nessuna conoscenza biografica legata alle sue opere poetiche. Solo negli ultimi giorni riuscii a trovare alcuni fatti su di lui dove si menzionava come autore di parecchie biografie papali, come anche alcuni libri sempre legati ai temi ecclesiastici: “Il giubileo. Segni, Simboli, Riti”, “I papi dei giubilei”, ”Breve storia dei papi da S.Pietro a Paolo VI”, “Giubilei nella storia”.

Dunque, fu chiarissimo che si trattava di un autore protetto dalla chiesa e i cui temi, inoltre, erano legati agli affari ecclesiastici. Le sue poesie mi erano rimasta nella memoria come un segno molto piacevole, e ogniqualvolta ero delusa dagli eventi quotidiani, o cadevo alla malinconia provocata esclusivamente dal comportamento dei nostri governatori più o meno sgradevoli, le rileggevo con grande devozione.

Fr.GligoraProprio partendo da queto libro molto raro, di solo 105 pagine, ho fatto una breve selezione di alcuni dei suoi versi, che ho voluto presentare ai lettori di BombaGiù perché sono versi non solo rappresentativi della speranza, ma anche perché coloro che leggeranno scopriranno lo spirito emozionante verso la vita e verso quello stato di elevazione che di solito ispira i poeti consentendo loro di esprimere i sentimenti sottoforma di versi. I suoi canti sono come nuove preghiere, come veri fiori spirituali di una grande speranza che ti porta sempre di più in alto, verso la grande “scrivania celeste” che ci sopporta tutti e guida le anime verso  l’infinita creazione.

FIORI DI SPERANZA

Avevo una speranza
in fondo al cuore
nei sogni miei
cullavo una canzone
ma sei fuggita ormai
sei andata via
dolce chimera della gioventù.
Nulla mi resta
tutto è già finito
e mi dispero invano
sai perché?
Eri tu la mia vita
la mia passione
la gioia dei miei sogni
eri per me.
Ho aspettato ansiosamente
il tuo ritorno
m’affaccio
ecco
ti vedo
ma è solo un sogno
e nulla più.

MILLE VOCI

Mille voci
turbinar mi sento
entro il cuore.
Sono voci
di gioia e di mistizia
sono voci
d’amore e di piacere
sono grida
sono urla
son lamenti
d’un cuore
che langue in questo mondo.

SEI COME UN FIORE

Sei come un fiore
esploso
dalla roccia viva
che conosce le vertigini
delle vette immacolate.
Ma nessuno
vedrà i tuoi colori,
nessuno
s’inebrierà del tuo profumo:
creatura d’un giorno
e d’un’eternità
reclinerai il tuo capo
perché nessuno ti coglierà.

HO DISEGNATO

Ho disegnato
sull’acqua del tuo mare
l’ombra
dei sogni miei.

Ho cullato
sulla brezza soave
il ricordo
dei giorni passati.

Ho sorriso
alle stelle piangenti
alla luna morente
all’amore…infinito.

Ho gridato
con urli di gioa
inneggiando alla vita
cancellando
per sempre
dall’acqua del mare
l’ombra ingiallita
dei miei inutili sogni.

Dalla raccolta “Alcune poesie” – Edizioni Rondine – Roma-1972

Nota introduttiva e scelta delle poesie a cura di Biljana Biljanovska