Pensieri segreti
Di mia Madre non ricordo sorriso
perché incenerito nei capelli bianchi
ma raccoglievo il pensiero
la passione le assenze
Rifiutavo l’ideale
che allontanava dalla realtà
da una carezza desiderata e mai data
da una disciplina incomprensibile
Per lei avrei dipinto sul volto
I colori di Arlecchino
volando come un prestigiatore
l’avrei fatta sorridere
disegnando i miei pensieri segreti
come nuvole, dorati i contorni
piccole bestioline
distese al calore del sole
fuggenti al grigiore dei giorni incolori
che vivono un attimo di vento
Di mia madre sarò per sempre l’attesa
Il rimpianto il gesto inespresso.
Pensieri segreti è una narrazione che vuole far emergere il diverso confronto emozionale tra un tempo disciplinato da una visione genitoriale, essenziale e indurita dall’esperienza della guerra e l’esigenza e la richiesta del figlio di una tenerezza espressa in gesti di tenerezza.
Bellissima poesia…