Stella dell’Est ha trovato casa.

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Stella dell’Est ha trovato casa.


Un giorno d’inizio Estate del lontano 1994, Leonardo e Raffaele che allora avevano 16 anni,
camminavano per la loro città, ognuno per conto suo. Non si conoscevano, non sapevano che poco dopo, sarebbe arrivato qualcosa che li avrebbe uniti indissolubilmente. Entrambi avevano la passione per i cavalli ed i genitori di Raffaele che avevano una fattoria appena fuori città, possedevano una giovane cavalla Cometa, una giumenta domata da poco.
Cometa era una cavalla saura, arrivata alla “Fattoria dell’Olmo” dopo la morte della tenera Isabel, una cavalla baia dal pelo folto.

Quel giorno d’Agosto Leonardo lesse sul giornale l’appello di un’associazione animalista.

Parlava di una vecchia cavalla che si chiamava Stella dell’Est, aveva quindici anni. Quindici anni sembrano pochi, solo che i cavalli hanno una vita molto diversa da quella di noi umani e Stella dell’Est non era più adatta alle corse nell’ippodromo cittadino, dove la gente andava a scommettere. Dunque sarebbe stata soppressa.
Leonardo avrebbe voluto salvare Stella dell’Est, ma non poteva farlo, abitava nel centro della città, al quarto piano di un anonimo appartamento.
Leonardo non sapeva cosa fare, quel cavallo fotografato su quella pagina di quotidiano, gli faceva davvero tenerezza.
Per fortuna Raffaele, il ragazzo che camminava da solo sull’altro marciapiede a pochi passi da lui, qualche giorno prima, vide la foto di Stella dell’Est sul giornale e disse al padre: “Prendiamola noi dai salviamola”.

Il padre non era tanto convinto.

Abbiamo già la nostra cavalla.
“Non può andare al macello babbo”! Disse Raffaele disperato.
E allora va bene ti accontento andiamo all’ippodromo e prendiamo Stella dell’Est, la stalla ce l’abbiamo. Finirà di invecchiare da noi.
Prepariamo un posto anche per lei!
Poi domani mattina prendiamo il camion con il box e la portiamo da noi.
Evvai! Disse Raffaele al settimo cielo.
“Lo faccio per te, altrimenti io non avrei preso un cavallo così malandato che non è più utile a niente” disse il padre.
Sarà solo una bocca in più da sfamare, capisci?

Comunque ti faccio contento.

La mattina andarono all’ippodromo e presero con loro Stella dell’Est.
“La sua vita è stata dura”,disse il proprietario dell’ippodromo, è stata dopata per correre più veloce, infatti a volte non ce la faceva, ma il mondo delle corse non permetteva rallentamenti. E’ una cavalla dal carattere molto docile.
La cavalla salì sul camion e sentì che quello era il mezzo che la portava verso la sua nuova casa e la salvava dal suo sfortunato destino.
Qualche giorno dopo il giornale locale pubblicò in prima pagina sulla cronaca cittadina, l’articolo dal titolo:”Stella dell’Est ha trovato casa”.
Appena Leonardo lo vide, lo lesse con attenzione.
L’articolo riportava il nome della fattoria, Leonardo si fece accompagnare dal padre per chiedere se poteva vedere la cavalla..

Conobbe Raffaele, gli parlò del suo grande amore per i cavalli e disse che anche a lui sarebbe piaciuto avere una casa come quella, vivere alla “Fattoria dell’Olmo”.

“Puoi venire quando vuoi, possiamo cavalcare insieme” disse Raffaele.
Faremo delle belle passeggiate a cavallo nel grande parco.
Io ho pochi amici, vivo qui in campagna e con i miei compagni di classe non mi trovo bene.
Mi prendono in giro dicono che sono figlio di contadini, mi chiamano “il mandriano”, mi dicono che i contadini sono tutti dei grandissimi cafoni.
E tu?
Io rispondo loro che sono molto fortunato, la vita a contatto con la natura è molto meglio di quella di città e l’aria qui è più pulita.
Poi ti devo dire una cosa, forse sono più cafoni loro dei contadini, infatti sono molto maleducati incasa mia invece, l’educazione è sempre stata al primo posto.
Nonostante tutto loro non capiscono e continuano a sfottermi.

Dimmi Raffaele com’è la vita del contadino?

Bella ma, dura, il mio babbo deve seminare il grano in Autunno per poi raccoglierlo in Estate.
Inoltre dobbiamo curare gli animali, i nostri cavalli, le nostre mucche e gli animali da cortile.
E non finisce qui, dobbiamo curare i vigneti e gli oliveti a Settembre c’è la vendemmia, a Novembre la raccolta delle olive e la trasformazione in olio. Oltre alla svinatura, che associamo ad una grande festa in fattoria.
Posso venire anch’io a questa festa?
Ma certo!
Anche a raccogliere le olive?
Mi piacerebbe molto vedere come si fa.

Puoi venire quando vuoi per me è un piacere.

Qualche volta mi verrai a trovare anche tu? Così facciamo un bel giro in città?
Qualche volta vengo io, qualche volta vieni tu.
Così Stella dell’Est aveva creato un’amicizia e aveva salvato Raffaele dalla solitudine della “Fattoria dell’Olmo”.
Passarono gli anni, l’amicizia si rafforzò e anche Leonardo imparò ad amare la campagna.
Arrivò il momento difficile della scelta dell’Università e Raffaele non sapeva proprio cosa scegliere dopo il Liceo Classico, scelta al quale il babbo si era opposto vigorosamente senza risultato.
Ci fosse un’Università per i cavalli, la frequenterei subito!
Ma non esiste! Disse il padre ridacchiando con il cappello da contadino calzato sulla testa. Tu sei un sognatore, un visionario per questo avevi scelto il Liceo Classico, la scuola della filosofia, della letteratura, dell’epica, tutti voli di fantasia.

Qui da oggi in poi decido io!

Babbo, ho diciannove anni!
Fa lo stesso!
Tu ti occuperai dell’impianto di nuove viti e nuovi olivi nella nostra fattoria, ma quale università per i cavalli!
Dovevi fare l’Istituto Agrario. Eri figlio di contadini..
Il telefono suonò era Leonardo.
Dai Raffaele facciamo una cosa insieme?
Cosa?
Frequentiamo la stessa università.

Quale?

Prendiamo il diploma universitario per terapisti della riabilitazione.
Ma tu sei matto! Io non ne so nulla di queste cose.
Se ce la faremo apriremo un centro di riabilitazione equestre alla “Fattoria dell’Olmo”, sarà il nostro futuro lavoro. Ci sono dei corsi da frequentare dopo l’università.
Di cosa si tratta?
Sono dei corsi che preparano delle figure professionali, degli operatori che attraverso il cavallo, riabilitano i disabili, insegnando loro il rapporto con il cavallo, con la natura ed il rispetto degli altri.
Dai è troppo difficile!
Sai come dicono gli Americani?
Come?
“Ce la possiamo fare”.

Leonardo e Raffaele studiarono insieme e la loro amicizia e la loro passione per i cavalli si rafforzarono.

Arrivò il momento della laurea e poi la frequenza del corso di specializzazione. Finalmente poterono aprire la loro attività.
Si erano inventati il loro futuro grazie alla loro amicizia ed alla loro grande passione per i cavalli.
La loro particolare attività li portava a salvare tanti cavalli docili che non erano più adatti per correre e sarebbero finiti al macello. . Lavorando con i ragazzi disabili e con questi cavalli particolari, rendevano felici i ragazzi speciali, coinvolgendoli in un’attività a loro molto utile.
L’amore per gli animali a volte regala delle amicizie ed un futuro inaspettati.


Stella dell’Est ha trovato casa.

Racconto di Lucchesi Claudio