Storia comune di arrivi e partenze

E alla fine c'è sempre qualcuno che fa come me, e nella sua ricerca di sguardi incrocia il mio.

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Partenze e ritorni, viaggi e corse..
La vita di molti è legata da sempre e per sempre agli orari di un treno, di un aereo.. La mia lo è ormai da tempo immemorabile…
Così naturalmente condizionata da quei viaggi, da vedere anormale quella di chi quei treni o quegli aerei li ha visti a malapena per il giuramento del figlio o per il matrimonio di un nipote.

Difficile spiegare cosa significhi, sia per chi viaggia che per chi aspetta…

Ancora di più quando quel viaggio, eccezionalmente, ti riporta finalmente per un po’ di tempo chi è stato costretto a partire all’improvviso, chi in quei mesi di assenza ha combattuto e vinto la prima battaglia di una guerra che ha provato a portartela via.
Ogni volta che sono io, invece, che mi trovo su un treno o in attesa in un aeroporto, inizio senza accorgermene il gioco degli sconosciuti.
Mi guardo intorno cercando di cogliere negli sguardi, negli atteggiamenti, nei sorrisi, negli abiti, qualcosa che mi accomuni a loro… ascolto voci, dialetti, sperando di riconoscere il mio linguaggio..

E alla fine c’è sempre qualcuno che fa come me, e nella sua ricerca di sguardi incrocia il mio.

Così, un giorno qualunque, in un posto qualunque, nella ricerca disperata di una presenza amica, finisco col ritrovarmi a raccontare la mia storia ad una perfetta sconosciuta, come forse non faccio neanche con chi mi è vicino ogni giorno..
Anche oggi, nell’attesa di quell’aereo che non avrei mai voluto prendere, una sconosciuta è divenuta improvvisamente la mia migliore amica, per poi ritornare, di nuovo, sconosciuta al di là di quella stazione o di quell’aeroporto, ma che per puro caso porterà nel suo bagaglio, da oggi, la mia storia..
La storia di una come tante, che mille volte si è sentita dire:

“Sii felice di quello che hai; Non serve correre sempre, per cercare chissà cosa; è ingiusto sentirsi insoddisfatti e volere sempre qualcosa in più. “

Quante volte, sarà capitato a tutti, ce lo siamo sentito dire ed abbiamo pensato che fossero solo parole…
Poi accade qualcosa, a un certo punto della vita, per cui comprendi che è proprio così che funziona.
Dalla corsa contro il tempo passi all’attesa, trascorri le ore seduta aspettando anche un piccolissimo segno positivo, perché anche un piccolo passo diventa una grande, immensa conquista.
Contemporaneamente, in molti casi, accade anche il grande passo: non sei più figlia accudita ma diventi tu quella che deve accudire..
I tuoi cari, da forti e imbattibili, diventano deboli piantine da innaffiare..

O forse lo erano già diventate, ma la corsa, quella maledetta corsa, fino a quel momento ti aveva offuscato la vista..

Per cui è così che bisogna vivere: godete ogni momento, ogni attimo, non date nulla per scontato..
Fermate la corsa tutte le volte che potete: La sosta rinfranca anima e spirito e fa vedere tutto in trasparenza, comprese le richieste di aiuto.
E date aiuto tutte le volte che potete: quando arriverà il momento vi accorgerete di aver seminato del bene, che vi tornerà a circondare, inaspettato, al momento giusto.

Storia comune di arrivi e partenze – By Simona Dell’Atti