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Amianto nelle scuole: domande rimaste senza risposte

Amianto nelle scuole, racconto del 2012

Nel 1992 l’Italia mise al bando l’amianto.

Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto questo materiale cancerogeno in Italia  è presente ancora in più di 2400 scuole.

Le persone a rischio in quest’ambito pare siano oltre 30 mila, tra studenti, docenti e personale scolastico, ma il numero sale considerevolmente se pensiamo a chi abita vicino a questi edifici. Tutta l’Italia è interessata al problema.

Ad ottobre 2010 vidi la prima puntata di Articolo 3 su Rai3 .

La prima puntata trattò dell’amianto presente nelle scuole. Le scorie e le fibre dell’amianto sappiamo tutti ormai che provocano un mortale tumore ai polmoni detto mesotelioma pleurico.

Le riprese furono fatte a Cagliari, dove partì la denuncia.

Riconobbi immediatamente la scuola materna di Via Scirocco, che la mia secondogenita frequentò da gennaio 1998 a giugno 2001.

Scelsi quella scuola dopo averne visitato tante nella mia città di residenza, me ne innamorai immediatamente, perché era circondata da un grandissimo giardino con alberi di pino che davano ossigeno, con stanze enormi soleggiate, un soggiorno gigantesco.

Allora ero sicura di aver scelto il meglio, anni dopo in seguito ad altre valutazioni, il mio punto di vista cambierà su tutti i fronti fuorché sul caseggiato.

Poi, neanche quello visto il pavimento di linoleum (vinil amianto).

Ricordo benissimo che i bambini spesso giocavano per terra, ricordo le piastrelle che si staccavano e logicamente la polvere che andava in tutti i locali, le bimbe si truccavano spalmando la polvere sul viso.

La storia dell’amianto si conosce da tanto tempo, ero incinta di mia figlia quando, per il mio lavoro, mi capitò nelle mani un libro che trattava dei tumori su operai che lavoravano in fabbriche dove si trattava l’eternit. In Italia il primo processo avvenne nel 1906, si conosceva la malignità di tale materiale in Germania dal tempo del nazismo.

E noi? Abbiamo mandato i nostri bimbi in quella scuola, tranquilli, che erano in un posto salubre. Quanto polvere hanno respirato i nostri bimbi? Queste malattie si evidenziano dopo tantissimi anni, in una fabbrica logicamente la malattia insorge prima.

Sono tutte domande che non hanno risposte, le mie!

Siamo pieni dappertutto di norme ex 626, sicurezza scuole, responsabili prove evacuazione e stabili ecc. per scoprire che le denunce partirono da un gruppo di madri che smossero mari e monti riuscendo a far chiudere le scuole incriminate. Le denunce non sarebbero dovute partire da chi doveva vigilare?

Ma queste persone non hanno figli che frequentano le scuole?

Marinella Melis

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Marinella Melis

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