Come gestire una squadra? Gestire un gruppo, che sia aziendale, di studiosi, sportivo, non significa, solamente, esercitare, rispettivamente, le abilità gestionali, intellettuali, fisiche. Per ottenere il massimo delle potenzialità, dai rispettivi attori, con l’unico intento, di conseguire, sempre e comunque, il successo, è necessario introdurre ulteriori elementi.
Infatti, addestrare e motivare i protagonisti di una squadra, significa, anche e soprattutto, guidare le dinamiche relazionali ed emotive che si generano, inevitabilmente, in un gruppo di individui.
Si può raggiungere questo obiettivo, governando, con sapienza, atteggiamenti individualistici ed egoismi; favorendo la fiducia reciproca; incoraggiando lo spirito di sacrificio; tenendo sempre acceso il sacro fuoco della motivazione e della passione.
Quando parlo di un gruppo coeso, mi riferisco a tutti i componenti. Questo comprende la relazione del personale dirigenziale con l’allenatore. Il rapporto di questi con gli atleti. Le dinamiche comunicative di coloro che scendono in campo e tutto quello che può incendiare o spegnere il fuoco dell’entusiasmo.
In tutto questo discorso, occupa un ruolo importante quello della guida. Passo in esame, in primis, il ruolo del coach.
E’ necessario, capire lo stato d’animo del proprio gruppo, in qualsiasi istante, dentro e fuori dal campo di battaglia. Una squadra con il morale, sotto i piedi ha bisogno di rafforzarlo. In una tale situazione, il compito del leader è quello di comunicare, con ogni atleta, per escogitare nuove possibilità, su cui poter intervenire. Passo, brevemente, in rassegna, alcuni principi fondamentale della leadership.
Ridere insieme fa bene. Le istituzioni scientifiche confermano un’idea intuitiva, estremamente importante: divertirsi cementa il rapporto tra le persone e lo fa durare più a lungo. A parlarne è uno studio dell’Università del Kansas, che sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista Personal Relationships e di cui è stata data anticipazione.
Esso, nello specifico, fa riferimento al rapporto di coppia, ma per estensione, lo si può ampliare a tutti i gruppi, in quanto formati da molteplici coppie.
Gli individui che si svagano, facendo, insieme, cose coinvolgenti, emotivamente, hanno maggiori probabilità di andare lontano. Gli studiosi hanno analizzato 39 studi, con oltre 150.000 partecipanti, per determinare, quanto sia importante il buon umore in una relazione.
Con questo termine, si indica una fase di preparazione, in cui viene messa da parte la troppa cerebralità. Si favorisce, come indicato nello studio, l’attivazione emotiva. Infatti, vi è una importante partecipazione emozionale, resa possibile dal gioco fine a se stesso, dal divertimento puro e dal rilassamento. E’ Utile, a tal fine, attivare tali dinamiche, anche in momenti di incontro, al di fuori del teatro delle operazioni, di qualsiasi tipo.
Dott. Sicignano Antonio
Medico di Medicina Generale
Medico Psicoterapeuta
Specialista in Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana
Esperto in Psicologia dello Sport
Presidente comitato Campania SPOPSAM
Membro Direttivo Nazionale SPOPSAM
L'adozione di un cane è un atto di grande generosità e responsabilità. Tuttavia, spesso, i…
Dorothy Stratten è stata una celebre modella e attrice canadese, divenuta famosa negli anni '70…
Viviamo in un'epoca in cui lo smartphone è diventato il nostro compagno inseparabile, un'estensione della…
Il blackjack - uno dei giochi di carte più popolari nel mondo del gioco d'azzardo…
La Serie A ormai da diverso tempo non attrae più giovani talenti ma soprattutto grandi…
Leave a Comment