In questo articolo vi porteremo a spasso nel Sud spiegandovi perché e cosa vedere a Gravina di Puglia.
“Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai in una selva oscura … e navigando su Linkedin … mi sono imbattuto in internauta archeologo che posta così:
Spigolando … ma gli stakeholder dove sono?
Parliamo di un insediamento antichissimo costruito lungo la Gravina, il tipico paesaggio geologico carsico della Murgia. Le Gravine, infatti, sono incisioni erosive profonde anche più di 100 metri, molto simili ai Canyon, scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea),
Molte delle tombe e delle rovine che puoi vedere nel Parco Archeologico risalgono ai Peuceti, un’antica popolazione discendente dagli Iapigi. Circa 44 ettari di necropoli in cui sono state ritrovati guerrieri risalenti al VII sec. a.C e che allo stato attuale è solo un Parco Archeologico sotto sequestro giudiziario!!!
Dopo la conquista romana, la città venne ribattezzata Silvium (città dei Boschi … es: Bosco difesa Grande SIC – Sito di Importanza Comunitaria- IT9120008- un dei più grandi polmoni verdi della Puglia, solo … 5.268 ettari) e divenne una delle stazioni della Via Appia, l’antica strada che collegava Roma al porto di Brindisi.
Non tutti conoscono le scoperte del prof. Small dell’Università di Alberta – Canada in collaborazione con l’Università di Foggia, che hanno portato alla luce un “vicus imperiale” testimoniato da tegole romane bollate con il marchio Gratus Caesar.
Nel Medioevo la popolazione trovò riparo prima nelle grotte della Gravina
e poi, pian piano, nei rioni Piaggio e Fondovico o Fondovito .
I monumenti di Gravina in Puglia più belli da visitare sono: la cattedrale romanica, il castello di Federico II (Gravina, Giardino delle Delizie per Federico II di Svevia, infatti, l’imperatore Puer D’apuliae, costruì nel 1231, servendosi dell’opera di ingegno dell’architetto Fuccio da Firenze, un maniero o parco per l’uccellagione, riservato all’ addestramento falchi – De arte venandi cum avibus- tradotto…” Sull’arte di cacciare con gli uccelli”),
II, 63 “Chi voglia imparare l’arte della caccia con gli uccelli per essere in grado di nutrirli, custodirli, addomesticarli, portarli, insegnare loro a cacciare altri uccelli mandandoli a caccia e, se necessario, curarli, occorre che unisca, alle qualità che verranno indicate, la scienza (le conoscenze teoriche e pratiche) contenute in questa opera. Quando avrà appreso tutto in modo sufficiente, più degnamente e a giusto titolo potrà fregiarsi dell’appellativo di falconiere. Sia egli di media statura perché, se fosse troppo alto, si stancherebbe facilmente e sarebbe meno agile, se fosse troppo basso, compirebbe movimenti eccessivamente rapidi sia a piedi che a cavallo”.
Consigli per saperne di più….
Duc in altum … e veniTe a trovarci per visitare “un museo a cielo aperto in cui sono raccolte tutte le tracce del succedersi delle ere e degli evi, le testimonianze delle diverse civiltà che rappresentano le preziose pietre miliari che guidano il nostro viaggio nel tempo fino ai nostri giorni nei luoghi in cui viviamo “.
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