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I tempi mitici del motorino ciao e delle edicole

Vi ricordate i tempi del motorino CIAO? Era il 1968 ed io avevo 14 anni.
Miei fratelli li consideravo “grandi”, allora 6 anni di distanza, facevano una grossa differenza.
Loro scorrazzavano prima con le Lambrette, poi con le moto di grossa cilindrata ed io sognavo il motorino CIAO, il famoso cinquantino.
Quanto desideravo averlo, ma figuriamoci se i miei genitori me lo compravano, era un bene di super-lusso.
Nelle nostre passeggiate nella via Euro, eravamo soliti andare a vedere come giocavano al calcio-balilla i ragazzi, infatti (affianco alla Bottega che poi sarebbe stata di Pinella) perché non c’era altro di interessante da fare.

Un giorno un ragazzo del calcio balilla, Francolino, arrivò con il motorino CIAO nuovissimo appena acquistato.

Cèèèèèèè cosa videro i miei occhi. Era nuovo fiammante, non ricordo il colore (forse blu), ma era bellissimo.
Chiedo se mi fa fare un giro, ma avviso che non lo so guidare. Lui mi rispose che tutti sapevano guidare tale mezzo, era una fesseria, bastava girare con delicatezza le manopole e il gioco era fatto.
Felice…..prendo il motorino e giro le manopole.
Forse le giro troppo e mi ritrovo quasi dentro l’edicola di Pesciolino, proprio nell’angolo della curva, ancora un pò e gli sfondo l’acquario.
Vedo il viso di Francolino addolorato, il motorino tutto sfasciato….dopo aver visto che non m’ero fatta niente, tutti insieme, avevamo visionato il motorino CIAO.

Ci voleva poco ad avere danni….erano pezzi di tubi legati fra di loro, ora a vederlo fa ridere. Da quel giorno nessuno mi fece più fare giri in CIAO anzi, quando mi vedevano cambiavano marciapiede.

Negli anni mio fratello Carletto…si rifece a nuovo un CIAO e ci ritentai.
Lui diceva che anche i più negati sapevano guidare il CIAO.
Andammo al Quartiere del Sole a provarlo…
Ricordo che avevo dei pantaloni di velluto marron (poverini distrutti) e un maglione a nodi dello stesso colore.
Maledette manopole, presi in pieno nuovamente un marciapiede proprio all’entrata della curva …davanti all’edicola.
Cavolo sempre queste accidenti di edicole davanti al luogo dove provo il motorino CIAO ..ma è possibile? Mi portavano sfiga le edicole!!
Questa volta mi feci male, Carletto si incavolò parecchio e mi disse (come quegli altri due fratelli) che non sembravo neanche la sorella del Californiano (nomignolo del grande) e degli altri fratelli maschi.

A casa alcool e cotone e zitti con il Generale d’Armata e babbino….forse era meglio non sapessero!!

Marinella Melis

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Marinella Melis

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