Nel borgo scorre il minuto
e il tempo trattiene il fiato fra i silenzi
Lungo le strade che costeggiano le mura di cinta
Il castello s’erge con maestosa possenza
a voler segnare l’erigersi di nuovi confini
La lavandaia stende gli indumenti
quasi fossero una carovana di bufali
mentre il cielo tra le nubi s’erge un o sole
Lungo il viale bagnato dalla pioggia
scivola liberamente l’anima del passante
che osserva fra le incanalature l’acqua scorrere mestamente
Tic Tac sugli ombrelli…. e rondini spuntano