Anche se l’Italia ha detto di no alle centrali nucleari tramite Referendum ormai trent’anni fa, il rischio di un incidente nucleare è sempre dietro l’angolo. E non solo perché i paesi a noi confinanti ne hanno sul proprio territorio. Bensì anche perché, proprio dalla fine degli anni Ottanta, abbiamo nel nostro Paese ancora il problema della sistemazione dei rifiuti radioattivi in un unico deposito nazionale. Infatti, le scorie da decenni si trovano in luoghi provvisori, distribuiti in diverse località italiane.
Lo scorso anno, il Governo Renzi si era ripromesso di far diventare la Cnapi il punto di arrivo di una valutazione strategica ambientale, rinnovando anche i vertici della Sogin. Il tutto, per giungere appunto ad unico deposito di scorie radioattive che fosse nazionale. Ma ancora nulla. Quali sono i rischi che corriamo? E dove si trovano queste scorie? Vediamolo di seguito, insieme al parere preoccupato del sismologo Enzo Boschi.
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