Nello spazio di un momento occasionale lo spessore del mio tempo è disuguale; labirinti autostradali nella mente, fuoriescono dal corpo come niente.
Quasi onde di un oceano verticale, meccanismi di un cervello artificiale; nei riflessi di una luce millenaria, io che cerco disperato la mia storia.
La mia storia sulle stelle sulla luna, forse è stato un atterraggio di fortuna, in un grande movimento senza ali, attraverso gesti e sguardi un po’ banali.
La mia storia che mi sfugge tra le dita, mentre infuria la battaglia della vita, a girare intorno a cose senza senso, troppo presto o troppo tardi non ci penso.
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Bellissimi versi pieni di ritmo e rima della lingua italiana. Aprezzo molto.