LONDRA. L’ ironico affetto di  Queen Elizabeth – intenta a richiamare alla propria memoria le pretese impossibili della storia, che si riversa nell’immaginario dei piccoli, i quali resteranno a casa quest’anno – non poteva mancare neanche nel tempo di questa guerra contro il COVID-19. Una guerra senza quartiere, che ha rappresentato l’occasione buona per vaccinarsi, insieme al marito Filippo, a dispetto di quelli che non credono e approfittano del momento per invadere la piazza globale con la loro eresia più comune, ovvero il semplice pretesto per avere la certezza materiale di esistere.

La sovrana inglese, più longeva della storia del Regno Unito e del mondo, cerca il contatto naturale con l’umanità sconvolta dalla pandemia.

Non ci sarà la camminata dopo la  tradizionale messa nella chiesa di Sandringham -che è stata così cancellata dallo storico programma del romanzo alto- e si starebbe valutando la trama popolare del “Christmas Six”. Un Natale ridotto e limitato a Elisabetta e Filippo, Carlo e Camilla, e William e Kate.

Secondo alcuni tabloid inglesi, questa regola fissata dal governo – “The Rule of Six”, una limitazione in vigore da mesi- potrebbe creare dei problemi a William e Kate, che, con ogni probabilità, passerebbero la mano a Eduardo, conte del Wessex, e alla moglie Sophie, la beniamina della Regina.

Non c’è niente di certo in questo Natale, ormai alle porte, che li vede come eroi randagi: voci nel pozzo di una storia che sembra scordata da Dio. Ci lasciano in attesa del miracolo, mentre sprofondiamo nelle  virtù possibili di una vita incatenata all’etica politica, per cause di forza maggiore.