Di seguito i commenti di chi ha già letto il libro di Daniele Contucci.
Leggere il libro ‘Dalla passione alla rabbia’ di Daniele Contucci, poliziotto ‘dentro’ e fuori, è stato come osservare un dipinto del nostro attuale sistema governativo disorganizzato, corrotto, con regole nascoste da poteri occulti, regole che hanno come comune denominatore il dio quattrino anche sulla pelle umana, in questo caso degli immigrati. E’ stato come approfondire, conoscere, verità taciute dai vertici ma gridate da Daniele Contucci senza avere echi. Un grido inascoltato da chi voleva escluderlo e lo ha escluso, penalizzandolo come chi racconta delle verità documentate e vissute in prima persona viene penalizzato.
Dobbiamo farlo per tendere una mano a questo giovane uomo che ha avuto il coraggio di mostrare il suo volto, che ha avuto la perseveranza, nonostante gli ostacoli posti sul suo cammino privato e professionale, di puntare il dito su un argomento che fa discutere, solo discutere, senza agire, il ‘fenomeno immigrazione’, leggendo quelle parole diventa una realtà conosciuta a pochi e sconosciuta ai molti e questo giovane uomo, Daniele Contucci, ha avuto l’ardire di sfidare le autorità, battendo i pugni sul tavolo per farsi ascoltare, ha avuto la tenacia di perseguire l’ideale che i vertici, e non solo i vertici ma anche la politica e i sindacati, hanno poi tradito con noncuranza, abbandonandolo a se stesso, una voce fuori dal coro che deve essere messa a tacere.
Ha denunciato i fatti e i misfatti di una classe che dovrebbe essere a protezione del cittadino mentre invece è al servizio di interessi e maneggi vari. Guidata, questa classe, da burattinai ben occulti che del potere ne hanno fatto un’arma a difesa dei propri privilegi. Daniele Contucci si è messo in prima persona per una denuncia sociale che doveva essere fatta.
Una denuncia sociale affinché il cittadino italiano sapesse in quali condizioni i nostri poliziotti sono costretti a prestare il loro servizio, tra l’altro mal pagato, a quali pericolose malattie esposti senza protezioni, un quadro che lascia sbigottiti di fronte a questa realtà chiamata ‘fenomeno immigrazione’ e che costa al cittadino italiano fior di quattrini che andranno in tasca non certamente a quella povera gente che sbarca sulle nostre coste in cerca di un futuro, ma che andrà in tasca a quei potenti che già ricchi, avidi sempre più di denaro e potere, se ne faranno godimento personale.
l’uomo è lupo, le sue parole sono un incitamento a non guardare il nostro piccolo orticello ma essere solidali con chi non vuole piegarsi a regole sudicie non scritte, a compromessi che ci rendono indegni, a guardare in faccia la giustizia e l’onore ed essere fedeli a quei valori sacrosanti che fanno di una società, una società pulita, come ha fatto Daniele Contucci, poliziotto per scelta, per un ideale di verità e giustizia!
Il ‘fenomeno immigrazione’ investe ognuno di noi e ognuno di noi deve essere solidale con chi vuole chiarezza, trasparenza, onestà come vuole Daniele Contucci, un poliziotto che ha pagato sulla propria pelle giustizia e onore. Onore a te Daniele Contucci!
http://www.danielecontucci.it/dalla_passione_alla_rabbia.php
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