Caro lettore, ora si parla di Santa Lucia. Non è tanto che abbiamo lasciato Beatrice insieme a Virgilio all’interno di un cono luminoso nel Limbo, che la ritroviamo mentre a questi racconta con fare deciso – e in sottofondo ci pare di udire il brusio delle anime che son sospese – che nell’Empireo la Vergine Maria chiamò Santa Lucia, dicendole: “Ora il tuo amico ha bisogno di te, e io lo affido alle tue cure -. Parte centrale del secondo canto dell’Inferno.

“Lucia, nimica di ciascun crudele”, prosegue Beatrice, “si avviò, e venne nel luogo dove mi trovavo, in cui ero assisa al fianco della venerabile Rachele. Chiese: – Beatrice, loda di Dio vera, perché non aiuti chi fu tanto innamorato di te, che secondo la tua ispirazione si allontanò dal volgo? Non ti muove a pietà il suo stato angoscioso, non ti avvedi del male che lo sovrasta su cui nemmeno il mare riesce vittorioso? – Non vissero mai persone più leste a procurarsi un vantaggio personale o ad allontanarsi da qualcosa che le danneggiasse, se paragonate a me, dopo un tale discorso, tanto che sono discesa all’Inferno dall’Empireo, fidandomi del tuo parlare onesto, che rende onore a te e ai tuoi lettori”, conclude Beatrice.
Udendo ciò per bocca di Virgilio, a Dante non resta che prendere la decisione che cambierà il corso della sua vita: seguire il grande poeta latino attraverso i tre regni ultraterreni, al fine di salvare la propria anima dalla dannazione eterna.

@ LUCIA, NIMICA DI CIASCUN CRUDELE
Da dantepertutti.com del 30.10.2015