Pane poetico

Nel tempo esistenziale,
del mio Io paranormale,
m’imbattei un pò in subbuglio,
in un tale guazzabuglio,
che la penna non scriveva,
dato che l’inchiostro a malapena,
riusciva a venir fuori.

Non erano gli allori
che allora lei cercava
ma soltanto un pò di fiori,
d’abbellimento ed ornamento,
per far si che in un momento,
mi spuntasse sopra il cuore,
quel tanto agognato Amore.

Poi di colpo ed in un battibaleno,
la suddetta non ebbe freno,
fuoriuscendo dalla di lei punta,
tutta la grinta di chi la spunta.

Così perpetrando il sistema,
ne risultò un grande tema,
da seguire come teorema!

E scorrendo tra le righe,
lei mieté tutte le spighe,
di quel grano assai prezioso,
di cui vado fiero ed orgoglioso.

Ed impastandone la farina,
Ne faccio ogni mattina,
Pane fragrante per tutti i gusti,
Collimando i versi giusti!

—-

Pane poetico – Poesia di Giovanni