Ti hanno adottata … non conti niente in questa famiglia

Ero una bambina ed avevo visto un film dove una bambina adottata non era molto amata. Un trauma incredibile.

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Ogni volta che bisticciavo con mia sorella, la sua frase finale era: “Non conti niente in questa famiglia, babbo e mamma ti hanno adottata per pietà, non ti vedi in terra, sei piccolina, non puoi essere nostra sorella”!!!
Lo dici una volta, lo dici due volte…a lungo andare mi rode un tarlo.
Ero una bambina ed avevo visto un film dove una bambina adottata non era molto amata.
Un trauma incredibile.
A ben pensare…avrei dovuto capire che la “mia”famiglia non era “agiata” per adottare pure una bambina…
Quando il Generale d’Armata usciva, andavo nella sua camera da letto e nel secondo cassetto della cassettiera dove c’erano i documenti, cominciavo a cercare quelli che comprovassero che non appartenevo alla famiglia Melis.

Niente, non trovano niente.

Sicuramente erano ben occultati, giustamente per non trovarli io.
Dovevo cercare meglio e in altri nascondigli della casa.
Osservavo I miei fratelli e mia sorella per notare le diversità fisiche ecc,
Mia sorella sembrava uscita da un film di Agata Cristhie, una bambina d’altri tempi…..tutta boccoli, dolcezza (apparente…era una serpe) ma di una cattiveria inaudita nei miei confronti.
Pina aveva i boccoli e i miei fratelli avevano i capelli ricci….cavolo ero l’unica che aveva i capelli lisci e finissimi.
Loro avevano i capelli neri e grossi, io castano chiaro.
Tutti i nostri occhi erano scuri, e noooooo quelli di babbino erano castani che tendevano al verde, quando era incavolato bastava guardare i suoi occhi e, ti rendevi conto che dovevi cambiare stanza….perché diventavano verdi.

Osservavo….osservavo….

Osservavo i vestiti di mia sorella…di panno lenci come la coroncina con i fiorelli di tanti colori che aveva in testa.
A me il Generale metteva la fascetta da uovo di pasqua perché diceva che stavo meglio così.
Ora che guardo le foto…vorrei capire chi mi tagliava i capelli…senz’altro il Generale per risparmiare…forse mi metteva una scodella in testa e tagliava tutto ciò che sporgeva.
Confrontando le foto mie e di mia sorella oggi…..lasciamo perdere….avrei potuto chiamare il telefono azzurro…ma non esisteva allora.
Tornando a noi.

Controllavo all’ora dei pasti tutto, specialmente se il Generale faceva i dolci, guardavo se ai miei fratelli dava dosi più abbondanti.

Il Generale stava sempre a confabulare con Pina….. io controllavo i vestiti che mamma cuciva per lei. Non li ho mai voluti uguali ai suoi. Fortunatamente eravamo talmente diverse che io non ricordo di aver messo mai la sua roba, neppure le sue scarpe.
Io ero piccolina e cicciotella, lei alta e magrissima.
Ogni volta che la gente ci vedeva e sapeva che eravamo sorelle…uscivano con la sparata che sempre mi feriva:” Caspita…..siete completamente diverse non sembrate neppure sorelle!!!
Pina mi guardava e sorrideva,  come a sottolineare…..che le sue cattiverie erano verità.
Poi ho superato il tutto…..perché bisogna dire tutta la verità….sono stata sempre la preferita di Babbino…che mi ha sempre difeso da quelle iene dei miei fratelli.
Quando siamo diventati grandi….la frase ricorrente dei miei fratelli, anche del quinto cioè l’ultimo è:” Marisa….non è stata adottata…..ma è figlia di uno spermatozoo difettoso di nostro padre!!!!

Ti hanno adottata… Ridete…ridete…che sto ancora cercando I DOCUMENTI DELL’ADOZIONE!!!