A volte viene notata nei giardini questa pianta rampicante dai fiori bellissimi, la passiflora, (definita “fiore della passione”) o forse sono stati gustati i suoi frutti, detti “granadilla” o “maracujà”, con cui si preparano anche squisite marmellate: queste si trovano nelle botteghe di prodotti biologici o di commercio equo e solidale. Abbiamo diffusamente parlato della passiflora in questo articolo; completiamo le informazioni nel modo che segue.
Ma la passiflora non si limita a soddisfare la vista od il gusto: è molto preziosa per i suoi princìpi attivi, che agiscono efficacemente sull’insonnia e sugli stati ansiosi attraverso l’assunzione di una tisana rilassante. Già gli Aztechi la usavano per le sue proprietà calmanti. Importata dal Sudamerica e coltivata in Italia fin dalla seconda metà del Cinquecento, durante la prima guerra mondiale fu utilizzata come sedativo per gli stati di ansia, insonnia, aggressività o depressione riscontrati nei soldati.
Contro l’insonnia, la tisana rilassante alla passiflora è particolarmente benèfica perché favorisce un sonno fisiologico e quindi realmente riposante, senza effetti collaterali di depressione o stordimento al risveglio. È impiegata anche per restituire il benessere psicofisico alle donne in menopausa.
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