Tutto questo mondo sta cambiando. Qualunque uomo di oggi, che viva questo dignitosissimo secolo iniziato nell’anno 2000, vive dell’oggi, guarda al passato e non si prospetta alcun futuro. E qualora provi a progettarne uno, non pensa lontanamente che sia proiezione del passato, batterio mutato grazie e per colpa del vaccino creato per la sua debellazione. Si vive il presente non considerandolo mai come futura storia, tanto che noi studenti, se forse per puro caso o eccezionale -nel senso di sporadica- curiosità abbiamo sfogliato i libri di testo di storia del liceo, abbiamo visto una storia tanto presente e tanto conosciuta da chiederci che cos’è l’oggi? Quell’oggi di cui si conosce il gossip e non la verità, di cui si dibatte futilmente senza sapere il perchè.

Quel passato non tanto passato che i giovani vogliono conoscere, chiedendosi perchè le guerre puniche si studino ancora a scuola.

Il passato, il presente e il futuro sono una serie concatenata di eventi, un domino che consequenzialmente crolla pezzo per pezzo, fino all’ultimo misero e piccolo tassello, frutto del tutto, proiezione di tutti gli altri, effetto delle precedenti cause e, prima di tutto, di quel primo pezzo caduto, per qualsivoglia ragione.

Ecco perchè si studia il passato, ombra vetusta del presente e fratello non gemello del futuro.

Il presente è l’intercalare della frase che è la vita, quella parte del discorso apparentemente inutile, possibilmente da omettere per arrivare immediatamente al nocciolo del discorso (il futuro). Quel presente però tanto scontato e sottovalutato è padre del domani.

E non si dirà poi che la colpa è del passato, perchè questo è stato presente, e quando era adulto prima di divenire nonno da giudicare interdetto, aveva accusato a sua volta quel colpevole evanescente che è il passato, che tutte le colpe ha tranne l’unica che davvero gli sarebbe imputabile: l’essere stato presente.

E il futuro?

Il futuro è quel figlio che tutti sanno essere mela marcia se frutto di un torpido presente, o prodigio eccezionale in contrasto con le radici. Se da un terreno brullo non nascono i fiori, la natura -amando le deroghe- ci palesa il contrario, in rare e notabilissime eccezioni.

Ma l’errore dei più consiste nel vivere il futuro come presente, scambiandolo con l’oggi credendo così ardentemente che tutto è già segnato o che nulla si può prospettare con certezza, che sul futuro si basi il presente; ma non è così.

Il presente è presente, si basa sull’oggi, non è il domani, che è sconosciuto ma lo si può prospettare, non è il passato ma ne ha tratti ereditari comuni.

Si guardi il presente, si viva l’oggi, si pongano soluzioni tempestive a problemi temporanei, si diano rimedi pratici e veloci a possibili futuri problemi. Si viva il presente perchè un giorno sarà passato, si viva il presente perchè nascerà da lui il futuro!

Tutto questo mondo sta cambiando. Di Elisa Cofano